Stabilita’. Cdm vara manovra. Fassina, legge berlusconiana

M5S: “Più slogan, più annunci, più balle”

ROMA – Il Consiglio dei ministri ha varato la manovra 2016 che vale, come ha spiegato il premier, Matteo Renzi, poco meno di 27 miliardi nella versione base (cioe’ senza lo 0,2% di spazio di patto in piu’ per la clausola migranti) e 30 miliardi nella versione ‘accessoriata’. l valore della spending review “è quella  che ci aspettavamo, 5 miliardi” al netto della ‘tax expeditures’, ha aggiunto il premier Matteo Renzi al termine del Cdm.

La sostanza della spending è fatta “dai tagli ai singoli ministeri,  orientativamente il 3% ma non sono tagli lineari ma specifici -ha  spiegato il premier-; dai tagli alla Pubblica amministrazione  centrale; dai costi standard; dal mancato incremento di alcune voci  come quella del personale”, ha spiegato il premier.  “Alcune misure, poi, sono giuste e sacrosante ma non portano risparmi  –ha aggiunto Renzi-. Come quella sulle partecipate: le riduciamo ma  questo non corrisponde ad una diminuzione del bilancio pubblico perché non riduciamo i soldi per i comuni. Quei soldi diventano risparmi che  i comuni spenderanno in altro modo, io spero in investimenti”.

Una legge berlusconiana secondo Fassina

“I contenuti veri del Disegno di Legge di  Stabilità saranno chiari soltanto quando verrà presentato al Senato. Per ora, dietro i fuochi d’artificio del Governo, i titoli noti  rendono evidente il fine elettorale, giocato su maggiore iniquità  sociale e altri colpi al welfare”. Lo dice Stefano Fassina, deputato  ex Pd ora nel Gruppo Misto, che parla di “manovra berlusconiana per  segno elettorale e sociale”. “È immorale stanziare poche centinaia di milioni contro la povertà e  regalare circa 2 miliardi ogni anno alle abitazioni milionarie con  l’eliminazione della Tasi per tutti e la rinuncia alla riforma del  Catasto -sottolinea Fassina – . È immorale sostenere il riciclaggio  con l’innalzamento della soglia per l’utilizzo del contante a 3000  euro e tagliare ancora 2 miliardi a una Sanità pubblica segnata dalla  spesa procapite più bassa dell’euro-zona”. Per l’ex viceministro dell’Economia è inoltre  “inaccettabile lo stanziamento indicato per i contratti del pubblico  impiego e l’assenza di un intervento generale di flessibilità sul  pensionamento a fronte della previsione di sgravi generalizzati sui  profitti delle grandi imprese. È paradossale applicare la clausola  degli investimenti e tagliare gli investimenti, dimenticando il Sud,  condannato a un impoverimento sempre più drammatico”. 

“L’Italia ha urgente necessità di un piano per il lavoro. Arriva  invece una manovra senza impatto espansivo, attenta agli interessi più forti. Una manovra berlusconiana per segno elettorale e sociale”,  conclude Fassina. Dello stesso avviso il M5S. La nuova legge di stabilità parla di  un’Italia con il segno Più. Più slogan, più annunci, più balle. Niente abolizione Legge Fornero. Niente Reddito di Cittadinanza. Niente aiuti alle imprese ma solo annunci per il 2017. Niente soldi alla sanità e 2 miliardi in meno rispetto all’invecchiamento della popolazione”. Lo  scrive su Fb il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, membro del direttorio M5S.

Condividi sui social

Articoli correlati