Referendum. Affluenza in crescita. Le speranze del “quorum”

ROMA – Dalle otto di questa mattina si sono aperti i seggi sui quattro quesiti referendari abrogativi: due sull’acqua, uno sul nucleare e sul legittimo impedimento. Obiettivo principale è raggiungere l’agognato quorum, ovvero, tradotto in numeri significa che 25.209.345 dovranno recarsi alle urne. Oggi si potrà votare fino alle 22 mentre domani dalle 7 alle 15.

E’ indubbio che l’esito del referendum assume un’importanza rilevante, specie sul piano politico, perchè in caso  i sì vincessero, sarebbe l’ennesimo schiaffo al governo Berlusconi. E proprio secondo il presidente del Consiglio questo referendum non sortirà nessun effetto, contrariamente a quanto affermato dalle forze di opposizione e da gran parte della società civile.  “È un voto – come ha sostenuto Nichi Vendola – che ha come posta in gioco la res publica, che è fondamentale perchè riguarda l’interesse collettivo. Dunque è un voto politico ma nel senso più alto del termine, perchè interroga la qualità della vita della polis.”

Un pensiero che molti italiano sembra abbiano abbracciato, visto che alle 12 l’affluenza è stata dell’11,6%. Un risultato che fa sperare, se consideriamo la poca informazione che c’è stata su questo importante referendum; non a caso accuratamente evitata  dai grandi canali mediatici, specie nei canali televisivi durante le massime punte di ascolto. Tuttavia non bisogna dimenticare che in questo frangente sono stati proprio gli stessi cittadini ad invitare le persone al voto, attraverso un tam tam mediatico promosso su internet attraverso i blog, i portali d’informazione indipendente, i social network come Facebook e Twitter e il passaparola. E su questa mobilitazione inaspettata possiamo parlare già di una vittoria che non ha precedenti.

Nel frattempo esponenti politici e non si sono sbizzarriti in dichiarazioni molto personali subito dopo essere usciti dalla cabina elettorale. Beppe Grillo ha commentato ironicamente così: “Ho avuto quattro orgasmi in cabina. Ho gridato ‘Sì, Sììì, Sìììì, Sìììììììììì!’ mentre facevo una croce sulle schede”. Anche Pierluigi Bersani esulta dopo aver appreso i primi numeri dell’affluenza diffusi dal Ministero degli Interni.  Soddisfazione arriva anche dal portavoce del Popolo Viola, Gianfranco Mascia, che esprime un certo ottimismo sul raggiungimento del quorum.
Da Napoli arriva l’appello del neo sindaco Luigi De Magistris: “È un voto molto importante e i napoletani lo sanno”, ha detto l’ex magistrato. E sempre nel capoluogo campano i verdi si sono recati nelle spiagge per invitare i concittadini a votare. “Abbiamo offerto acqua fresca e pubblica ai cittadini assetati sulle spiagge”, ha detto il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. “In molti seggi napoletani – ha aggiunto – come quelli di Chiaia, Vomero, Arenella ma anche Bagnoli e Fuorigrotta ci sono state file ai seggi fin dalla prima mattinata. All’Edenlandia ma anche in altri negozi napoletani che offrono omaggi o gadget a chi vota, si sono presentati già tanti cittadini che si sono recati alle urne”.

Singolare la vicenda registrata a Paese, un piccolo comune di 22mila abitanti alle porte di Treviso. Alcuni anziani, tra cui uno di 80 anni, erano partiti il 5 giugno alla volta di Rimini per i soggiorni estivi dedicati alla terza età. Avrebbero dovuto tornare il 19, ma per molti di loro il senso civico è prevalso. E così oggi sono rientrati nella loro cittadina per poter esprimere il loro voto sui quesiti referendari, percorrendo un viaggio di 600 chilometri – andata e ritorno – e rinunciando a un giorno di vacanza. Insomma un altissimo senso del dovere.

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