Renzi: “Abbiamo straperso”. Presto congresso e al voto

ROMA – Resa dei conti all’assemblea nazionale del Partito Democratico, dove Matteo Renzi ha ammesso la sconfitta al recente rederendum: “Abbiamo straperso, ma escludiamo un congresso ora”. Chiaro riferimento è stato fatto al Sud, dove il no ha raggiunto moltissime preferenze.

Renzi ha tentato di giustificarsi, ma è probabile che riproporre il Ponte sullo Stretto, in un frangente di piena crisi economica delle famiglie, sia stato un azzardo davvero esagerato.

Renzi, poi,  ha fatto riferimento alla nuova legge elettorale: Alle altre forze politiche  chiediamo di non fare melina sulla legge elettorale. Vi propongo di andare a guardare le carte sull’unica proposta che ha la possibilità in tempo breve, che ha visto vincere centrosinistra e centrodestra, ha visto vincere l’Ulivo di Prodi e porta il nome di Mattarella. Andiamo a vedere, il Pd c’è”. Faremo il congresso nei tempi, non come resa dei conti”, ha detto il segretario ed ex premier all’assemblea del Pd. “Stiamo andando al voto ma non sappiamo quando”, ha aggiunto. 

Sempre tornando all’analis politica, Renzi ha ammesso che il suo errore è stato quello di non aver capito che il valore del referendum era nella politicizzazione, non nella la personalizzazione. Ma allora il 41% è il partito più forte che c’è in Italia e l’unica speranza», ha detto Renzi. L’intervento di Renzi è stato accolto da una standing ovation. Il presidente del Partito, Matteo Orfini, ha ringraziato Renzi per «la battaglia referendaria persa ma condotta con convinzione, e per i 1000 giorni di governo che tanto bene hanno fatto al Paese». L’assemblea del Partito democratico ha poi approvato la relazione del segretario Matteo Renzi con 481 voti favorevoli, due voti contrari e 10 astenuti. La minoranza non ha partecipato al voto. 

Di sicuro la terza repubblica che vuole Matteo Renzi è ancora lontana. Questo epilogo, difatti,  fa capire che la classe politica attuale non è ancora in grado di superare gli ostacoli del passato, perchè ancora trincerata dietro agli interessi personali, mentre gli italiani continuano ad affogare nella crisi politica. Nemmeno la barzelletta dell’ex premier sui “pugni a Bruxelles” non fa più ridere. Insomma, bisogna ammetterlo, Renzi ha  soprattutto perso con gli italiani.

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