Giornata vittime terrorismo: mai rinunciare ai principi della nostra Costituzione

ROMA – “Nel ‘Giorno della Memoria’ – che il Parlamento italiano ha voluto dedicare a tutte le vittime del terrorismo, interno e internazionale – desidero esprimere anzitutto i miei sentimenti di vicinanza e di solidarieta’ ai familiari, agli amici, ai compagni di vita e di lavoro, che hanno visto barbaramente spezzare l’esistenza di un loro caro e tuttora soffrono per le ferite di quella inumana follia.

Ricordare tutti coloro che sono stati uccisi dai terrorismi vecchi e nuovi e’ un dovere morale e, al tempo stesso, momento irrinunciabile di una coscienza collettiva, che non puo’ che fondarsi sui valori dell’integrita’ e la liberta’ di ogni persona, sul rispetto della vita e delle differenze, sulla tensione verso il bene comune che continuamente deve contrastare la violenza, l’odio, il pregiudizio, la tentazione integralista, il desiderio di sopraffazione”. Cosi’ il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

“Il nostro Paese e’ stato insanguinato da troppi episodi di terrorismo. Ha pagato un prezzo molto alto all’intolleranza, all’estremismo, alla violenza criminale e a quella di matrice politica. Hanno pagato servitori dello Stato, personalita’ impegnate a migliorare il Paese, intellettuali di grande sensibilita’ sociale, giovani e meno giovani che si sono trovati ad affrontare a viso aperto la ferocia dei terroristi. Il 9 maggio – aggiunge – e’ il giorno in cui ricorre l’anniversario dell’assassinio di Aldo Moro per mano brigatista, e di Peppino Impastato, ucciso invece dalla mafia”. 

“L’Italia, oggi, vuole accomunare queste testimonianze – e questi martirii – nella convinzione che possano accrescere l’impegno e la responsabilita’ per rafforzare la casa comune. L’azione delle istituzioni – sottolinea Mattarella – deve proseguire anche nella ricerca di quelle verita’ che ancora non abbiamo raggiunto in vicende tragiche e importanti per la nostra storia nazionale. Il terrorismo oggi si manifesta in forme nuove, non per questo meno pericolose. La lotta ai terroristi e’ divenuta uno dei banchi di prova decisivi per l’Europa. Come in altre stagioni, dobbiamo saper rispondere con fermezza e unita’, senza rinunciare mai a quei principi di civilta’ che sono iscritti nella nostra Costituzione. Abbiamo combattuto il terrorismo con fermezza e senza cedere a chi voleva snaturare la nostra convivenza e altrettanto siamo chiamati a fare ora, esprimendo la forza che viene dai nostri valori di umanita’ e di solidarieta’”, conclude il capo dello Stato.  

Condividi sui social

Articoli correlati