Piazza affari nel baratro: -6,6%.Se Berlusconi non se ne va sarà sempre così

MILANO – Sempre più nera la crisi finanziaria italiana. Oggi sono le borse europee a sprofondare nel baratro e, in particolar modo, quella di Milano che, in apertura, aveva fatto sperare in un rimbalzo (+3%) ma ora sta chiudendo in profondo rosso (-5,5%). La causa vera dei crolli è oramai chiara a tutti, anche a coloro che istituzionalmente non parteggiano per nessuna parte politica, perché il loro scopo è far guadagnare i clienti. Un esperto operatore dice: “Un investitore sano non mette i soldi in un titolo deprezzato, se non vede un futuro a 15 giorni di distanza. Finché non cambia il governo di Italia spa, e il modo in cui nel resto del mondo è percepita la situazione italiana, credo che il grafico non cambierà”. È questa la cruda realtà che sta caratterizzando le contrattazioni di questo periodo.

Anche dopo l’annuncio dell’anticipo degli effetti della manovra, le borse continuano a vedere nell’attuale maggioranza il principale motivo della crisi. all’interno dell’Esecutivo stanno emergendo profonde divisioni sulle misure da prendere per risanare i conti della finanza pubblica, con la Lega che attacca i partners e difende le pensioni e nessun serio piano appare all’orizzonte in tema di liberalizzazioni e privatizzazioni. I giornali di tutto il mondo oramai da mesi descrivono le debolezze del premier italiano ed anche questo non può indurre ad un clima di fiducia.

Per fortuna che lo spread fra Btp italiano e bund tedeschi è nuovamente sceso sotto la soglia dei 300 punti base, a seguito della forte domanda che ha superato l’offerta nel collocamento di ieri. Ma potrebbe essere un indicatore momentaneo. I mercati attendono l’uscita di scena di Berlusconi e Tremonti. Prima se ne vanno e meglio sarà per tutti.

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