Libia: assemblea costituente entro 8 mesi e nuove elezioni. Prosegue la missione Nato

TRIPOLI – l ministro degli Interni del governo provvisorio libico, Guma al Gamaty, ha rassicurato il mondo su un futuro democratico della Libia. “Per otto mesi, il Cnt dirigerà la Libia prima che un’assemblea eletta dal popolo assuma le redini del Paese per redigere una costituzione e trascorso un anno (…), saranno organizzate elezioni”, ha annunciato alla BBC.

Nelle ultime ore il Consiglio di transizione libico ha invitato i ribelli provenienti dalle altre provincie a lasciare Tripoli e a tornare nelle loro città. “Tripoli è libera” e i suoi “combattenti sono in grado di proteggerla”, ha detto Ahmed Darrat, responsabile degli Interni del Cnt. È stato il presidente del Consiglio di transizione, Mustafa Abdel Jalil a chiedere questa misura “e noi la sosteniamo” ha aggiunto. Guma al Gamaty, rappresentante in Gran Bretagna del Cnt, ha espresso chiaramente l’intento della Libia di riprendersi da questi ultimi mesi di guerra e morte.

Nicolas Sarkozy e il primo ministro britannico David Cameron, nell’ambito dell’incontro organizzato a Parigi dal titolo “Gli amici della Libia”, hanno ribadito l’impegno della Coalizione. “Siamo determinati a continuare con gli attacchi NATO fino a quando il signor Gheddafi e i suoi sostenitori rappresentano una minaccia per la Libia”, ha detto Sarkozy. “Dobbiamo pensare a tutti coloro che hanno sofferto, indagare sui crimini commessi e portare davanti alla giustizia i responsabili”, ha dichiarato Camerun.

Il rais però è ancora vivo e dall’ultimo messaggio audio, diffuso da Al Jazira, dà battaglia fino alla fine. “È tutta colpa dell’Occidente che ha come unico obiettivo occupare la Libia e sfruttarne le risorse” ha sottolineato il colonnello, chiedendo ai suoi sostenitori di continuare a resistere contro quella che lui chiama “aggressione straniera”. Gli occhi sono tutti puntati sulla Libia ed è Mustafa Abdel Jalil, membro del Cnt, a lanciare un messaggio al il popolo libico:”Abbiamo scommesso su di voi e la comunità internazionale ha scommesso su di voi. Tutto è nelle vostre mani per realizzare qual che avevamo promesso: stabilità, pace e riconciliazione”.
Oltre al riconoscimento politico occorrono misure di sostegno e di aiuto per la grave crisi che sta attraversando il Paese. Gamaty chiede lo sblocco dei fondi. E Parigi e Londra si sono dette d’accordo. Il presidente francese Nicolas Sarkozy, al termine della Conferenza internazionale, ha annunciato che verranno scongelati circa 15 miliardi di dollari degli asset del regime di Muammar Gheddafi bloccati in tutto il mondo.
Il problema basilare ora come ora però è la mancanza d’acqua. “Gran parte del personale delle Nazioni unite è tornato in Libia portando 11 milioni di bottiglie d’acqua, a cui presto si aggiungeranno 600 tonnellate di cibo e 100 milioni di euro in medicine” ha dichiarato il coordinatore umanitario Onu Panos Moumtzis. “Questo paese ha un sacco di risorse e noi consideriamo a breve termine gli aiuti umanitari”, ipotizzando una scadenza non superiore all’anno.

Condividi sui social

Articoli correlati

Università

Poesia

Note fuori le righe