Ieri nella piazza romana non sono mancati momenti di tensione, il presidio degli indignati ha infatti tenuto sotto pressione il Palazzo del Senato. I partecipanti, al grido “se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città” hanno poi formato un corteo spontaneo di oltre 500 partecipanti che si diretto verso il Parlamento.
Il centro è stato bloccato dalla polizia, si sono registrati momenti di tensione anche a Palazzo Grazioli, dove gli agenti in tenuta anti sommossa hanno piantonato la residenza di Berlusconi, impedendo il passaggio del corteo.
Il corteo ha raggiunto anche Montecitorio. Dove si è sciolto senza ulteriori tensioni.
I manifestanti si sono dati appuntamento domani mattina, sempre a Montecitorio, in occasione della discussione della Manovra alla Camera.
Ricordiamo le motivazioni delle proteste indette da USB e dal sindacalismo indipendente.
Contro le politiche dell'Unione europea e le manovre del governo che applicano le misure imposte dall'Europa, dalle banche e dai poteri forti finanziari che hanno determinato e speculato sull'attuale crisi mondiale;
-per la cancellazione del debito, il blocco delle spese militari e una politica nazionale ed europea basata sui diritti e le legittime aspettative dei popoli e non della finanza e degli speculatori;
-contro l’evasione/elusione fiscale e contributiva e per una politica fiscale a sostegno del lavoro dipendente e dei redditi; per il diritto all'abitare;
-per una forte patrimoniale e la tassazione delle rendite e delle transazioni finanziarie;
-contro la costituzionalizzazione del pareggio di bilancio e del libero mercato;
-per la nazionalizzazione delle banche e delle grandi imprese strategiche per il paese e per un impegno dello stato capace di rilanciare e finanziare la produzione e i servizi;
-a difesa dello Statuto dei lavoratori, contro l'attacco ai diritti dei lavoratori e il patto sociale che il governo vuole trasformare in legge;