L’Istat lancia l’allarme crescita. I consumatori “Dati ottimistici”

L’Istat ha reso noti oggi gli attesissimi dati relativi al Pil

ROMA – Particolare interesse circondava questa pubblicazione; una crescita sostenuta dell’economia porterebbe infatti in dote maggiori entrate tributarie per lo Stato, oltre a ciò riveste una grossa importanza la dinamica di variazione in se del Pil che, occupando il denominatore del famigerato rapporto tra debito  pubblico e appunto Pil,  dà un forte segnale per la sostenibilità del debito pubblico.
Nessuna sorpresa positiva è però arrivata dall’istituto di statistica che ha annunciato come nel secondo trimestre del 2011 il prodotto interno lordo (PIL), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti del secondo trimestre del 2010.

Si registra quindi una lieve accelerazione rispetto al primo trimestre 2011 su base congiunturale, ovvero rispetto al trimestre precedente con il passaggio al +0,3% dal +0,1% precedente, mentre le maggiori preoccupazioni arrivano dal dato espresso in termini tendenziali, ovvero rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, con un deciso rallentamento al +0,8%, dal precedente +1,0%.
In termini tendenziali, il Pil è invece aumentato del 2,8% in Germania, dell`1,6% in Francia, dell`1,5% negli Stati Uniti e dello 0,7% nel Regno Unito; unica grande economia in flessione resta il Giappone dove ha subito una flessione dello 0,9%.
Nel complesso dell`area Euro il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,2% e in termini tendenziali dell`1,6%.
E sui dati Istat il commento più significativo è forse quello delle associazioni dei consumatori che giudicano ‘sopravvalutate’ le stime dell’Istat sul Pil.
“Purtroppo la situazione e’ peggiore di quanto prospettato da questi dati – hanno dichiarato Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, rispettivamente presidenti di Federconsumatori e Adusbef – anche alla luce della manovra iniqua e depressiva che questo Governo ha approntato. Gia’ sara’ tanto se il Pil si discostera’ dallo zero”.

Che la barra del timone della politica debba essere tenuta saldamente ed indirizzata verso la crescita è ormai una chiara urgenza ed emergenza nazionale, non sfugge ormai a nessuno, o quasi a nessuno, che solo così il nostro debito potrà continuare ad essere sostenuto e ridotto, sull’argomento ha fatto sentire la propria voce da Palermo anche il Presidente della Repubblica che ha dichiarato: «Se oggi dopo la indispensabile e urgente manovra di finanza pubblica che sta per concludersi in Parlamento sono i temi della crescita che si pongono in modo stringente per non dire drammatico all’ordine del giorno, in continuità con l’impegno ad allentare il peso e il vincolo di un massiccio debito pubblico e del costo di questo debito».

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