Liberazione Libia slitta a domenica. Washington chiede trasparenza sulla morte del rais

ROMA –   La Nato ha deciso. Le operazioni militari che hanno tenuto  sotto scacco le forze lealiste del rais cesseranno il prossimo 31 ottobre. Così almeno ha assicurato il segretario generale della Nato. “Le nostre forze militari -ha precisato Rasmussen- non hanno mai avuto Gheddafi o alcun altro individuo come obiettivo”.

Il convoglio n cui si trovava Gheddafi prima di essere ucciso era stato colpito da aerei della Nato, ma solo perchè era  “un legittimo obiettivo militare”, ha rimarcato il segretario generale.

E’ stato rimandato a domenica l’annuncio ufficiale della piena “liberazione” della Libia, inizialmente previsto per domani a Bengasi. E’ quanto rende noto il Consiglio nazionale di transizione libico. Confermati invece il luogo dove sarà proclamata l’agognata libertà del popolo dal suo oppressore, ovvero la piazza principale della città. Sarà  del Cnt, Jalil a parlare al popolo in questo delicato  momento che segna   l’inizio di un processo per la creazione di un sistema democratico in Libia.

Nel frattempo arrivano i riscontri medici sul cadavere di Muammar Gheddafi. Il rais – stando al medico legale che ha esaminato attentamente il corpo –  è morto per un colpo di arma da fuoco alla testa.  Il raìs, ricordiamo,  è stato scovato ieri in una buca a Sirte, ferito e catturato vivo, ma poi ucciso in circostanze poco chiare.
Motivo per cui Washington ha chiesto al Consiglio nazionale libico di chiarire con “trasparenza” le circostanze della morte di Gheddafi. Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Toner, ha aggiunto che l’amministrazione Obama auspica che “i prigionieri siano trattati con umanità”. Toner parla comunque della scomparsa del Colonnello come di “un momento catartico” nella storia della Libia. Il presidente Obama l’aveva salutata evocando “la fine di un capitolo lungo e doloroso”. Anche l’Alto commissario Onu per i Diritti umani, Pillay, ha auspicato un’inchiesta sulla dinamica della sua uccisione. Inchiesta sollecitata anche dalla vedova del Colonnello.
Al momento gli insorti non hanno ancora preso una decisione sulla  sepoltura di Gheddafi, il cui corpo si trova ancora a Misurata.

Intanto si sono fatte insistenti le voci circa la presunta cattura del figlio del Colonnello Saif Al Islam .  “Lo abbiamo catturato a Sud di Zliten”, assicura Ali Ashawish, miliziano del Consiglio nazionale transitorio alla tv Al Arabiya. “Lo abbiamo preso ed è sotto le cure dei nostri medici. E’ ferito in diverse parti del corpo. Dopo averlo curato gireremo un video e ve lo mostreremo”, ha aggiunto. Ma una fonte del Consiglio nazionale transitorio a Zlitan smentisce la cattura di Saif.
Anche Rasmussen, segretario generale della Nato nutre forti dubbi, tant’è che secondo il suo parere l’Alleanza ignora dove si nasconde effettivamente il figlio del colonnello. Un altro mistero si aggiunge alla fine dell’era Gheddafi.

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