Governo bocciato. La maggioranza non c’è più. Prove generali di sfiducia

ROMA – L’ennesima batosta alla maggioranza arriva dopo la votazione sull’emendamento presentato dal Pdl e già bocciato in commissione,  riguardo alle modifiche al Trattato dell’Unione europea, che assegna all’Italia un altro seggio  del Parlamento Europeo di Strasburgo, passando dagli attuali 72 a 73.

Così  a scrutinio segreto con  290 voti contrari e 251 favorevoli, la maggioranza è stata stata battuta in Aula a Montecitorio proprio su un emendamento che riproponeva lo schema proposto dal governo,  e cioè che il seggio in più andasse al Pdl e e non all’Udc come era invece stato deciso in commissione. Insomma , un risultato che anticipa il voto di ficucia previsto per il prossimo 14 dicembre e che getta le basi inequivocabili di una crisi alle porte.  D’altra parte  Italo Bocchino in un’intervista rilasciata questa mattina a La7, aveva ribadito la posizione dei finiani: “È evidente – ha precisato – che non ci sono le condizioni per cui noi possiamo votare in questo momento la fiducia al Governo Berlusconi. Alla fine sono convinto che Berlusconi sceglierà la via più saggia che è quella delle dimissioni per evitare di essere sfiduciato.”

Una frase, questa che fa andare su tutte le furie il ministro della Difesa, Ignazio La Russa: “Loro chiedono le dimissioni di Berlusconi, le dimissioni non ci saranno, quindi le condizioni evidentemente non ci sono.”
nel battibecco tra Bocchino e La Russa interviene anche il coordinatore di Fli Adolfo Urso: “se non vogliono dar vita a una nuova fase e coninuare nella vecchia daremo una risposta politica adeguata. Senza una risposta seria non daremo la fiducia al governo e come estrema ratio potremmo presentare una nostra mozione di sfiducia sulla quale auspichiamo la convergenza delle altre forze politiche”. Preoccupazioni giungono dal ministro leghista Roberto Maroni, che vede sempre più lontana la riforma per il federalismo. “Non so neanche se arriveremo a fare il decreto di fine anno e non so neanche cosa succederà il 14 dicembre”, commenta amaramente.

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