La Grecia approva l’Austerity e il popolo risponde con il fuoco. LA DIRETTA

ROMA – Atene brucia, la tv di stato riporta le esplosioni di violenza in tutta la nazione, dalle isole turistiche, a Creta, alle città a nord e nel centro del paese (Volos la più colpita tra queste). 45 edifici sono distrutti negli scontri della capitale tra manifestanti col volto coperto e la polizia in assetto anti-sommossa. Cinema, bar, negozi e banche sono stati presi d’assalto, saccheggiati e dati alle fiamme.

Il bilancio dei feriti sembra essere di 68 tra dimostranti e forze dell’ordine. Il capo della protezione civile greca, Christos Paputsis, escludendo ogni possibile casualità in merito agli incendi ha attaccato gli organizzatori della manifestazione: «Niente è casuale. Sono scoppiati oltre 40 incendi nel centro di Atene e ai vigili del fuoco è stato impedito di intervenire». 65 persone sono state arrestate durante la notte ed altre 75 sono in stato di fermo dopo i controlli effettuati in tutta la città.

 

Questa mattina, il Sindaco di Atene Giorgos Kaminis, in visita ad uno dei palazzi storici distrutto dal fuoco commenta: “La città ha subito tremendi danni”. Le vie Panepistimiou, in cui sorgono l’università e la biblioteca nazionale, Ermou l’elegante via commerciale, Stadiou e la piazza Syntagma sono state le più colpite dalla violenza di quelli che qui chiamano anarchici che la polizia ha stimato essere tra i 500 e i 700. Ovunque c’è forte l’odore dei gas lacrimogeni e del fumo degli incendi, le squadre di netturbini sono al lavoro dalle prime ore di stamane per ripulire le vie cittadine più colpite dagli scontri.

 

Le rivolte sono iniziate nella notte, poco prima che il Parlamento greco, votasse per approvare l’impopolare piano di tagli per assicurarsi aiuti pari a 130 miliardi dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale.


199 voti a favore della manovra contro 74, mentre 43 deputati dei due partiti nel governo, socialisti e conservatori, sono stati espulsi per essersi ribellati votando contro. La Grecia così si vede costretta a sopportare sacrifici che non hanno pari in Europa dalla fine della seconda guerra mondiale a causa della crisi iniziata nel 2009. Tra le norme varate il taglio di 15.000 addetti nel settore pubblico, liberalizzazioni delle leggi sul lavoro e taglio dello stipendio minimo da 751 a 600 euro al mese.


Lucas Papademos, il premier greco, condanna le violenze affermando che “il vandalismo e la distruzione non hanno un posto nella democrazia”. Secondo il capo di stato, il piano di austerity, se attuato insieme all’avvio delle riforme, riuscirà a far uscire la Repubblica Ellenica dalla grave crisi economica, tornando a crescere entro il secondo semestre del 2013.

 

Dopo il si del Parlamento, mentre in Piazza Syntagma scoppia l’inferno, la piazza finanziaria risponde in maniera opposta e l’indice Athex 20 registra un progresso del 6,02% a 348,71 punti.

 

Ma nulla sembra certo o garantito, in quanto per ora la manovre finanziaria è finalizzate solo al rimborso del debito accumulato dal paese e non ne garantisce in nessun modo, la sua rimanenza nell’Euro. Infatti i fondi ricevuti serviranno a restituire i 14,5 miliardi di titoli pubblici in scadenza il 20 marzo ed evitare una bancarotta incontrollata.

 

I commenti di Italia e Germania


Il commento del nostro Ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, è rivolto a rassicurare gli italiani rispetto alla nostra posizione nella zona Euro : “L’Italia sta dando prova di grande crescita ed è in un’altra situazione. Guardiamo alla Grecia con attenzione e apprensione” ma sottolinea che non ritiene possibile che in Italia possano verificarsi gli accadimenti greci.

 

Mentre secondo il parere del ministro tedesco dell’Economia, Philipp Roesler, l’approvazione delle misure di risparmio da parte del parlamento greco non hanno ancora disinnescato il pericolo per Atene.

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