La mala informazione, il Pd, i sindacati

ROMA – La mala informazione e’ all’ opera. Presi di mira in particolare il Pd,i sindacati che hanno promosso la grande manifestazione unitaria di piazza San Giovanni. Partiamo dal Pd. Fa sempre notizia in negativo. Certo ci mette del suo,ci sono dirigenti, anche al massimo livello,un giorno dicono una cosa, il giorno dopo cambiano opinione.

Un giorno sostengono un possibile candidato  segretario me premier , il giorno dopo si correggono e cambiano cavallo. Passa  altro giorno  e dicono che non sostengono nessuno. Meglio che segretario e premier insieme non vanno bene. Di politica parlano poco, quasi niente, niente talora. Ma i grandi giornali in particolare  usano una tecnica  raffinata, si fa per dire. Il loro candidato ideale e’Matteo Renzi, non per le tesi che  La mala informazione e’ all’ opera. PSI di mira in particolare il Pd,i sindacati che hanno promosso la grande mani,gestazione unitaria di piazza San Giovanni. partiamo dal Pd. Fa sempre notizia in negativo. Certo ci mette del suo. Ci sono dirigenti anche al massimo livello,un giorno dicono una cosa, il giorno dopo cambiano opinione. Un giorno sostengono uno dei.candidati alla segreteria , il giorno dopo si correggono e cambiano cavallo. Passa ancora un giorno e dicono che non sostengono nessuno. Di politica parlano poco, quasi niente, niente talora. Ma i grandi giornali in particolare  usano una tecnica  raffinata, si fa per dire.

Mattre-Fonzie il candidato tanto amato dalla stampa

Il loro candidato ideale e’Matteo Renzi, non per le tesi che sostiene, lui stesso evita di dire ciò che pensa sui grandi problemi, la crisi, la recessione, il dramma della povertà, i contratti, i diritti, la dignità del lavoro e l’ Europa. Ma lui fa notizia, ti fornisce il titolo dell’articolo. In Tv poi gioca in modo egregio la sua partita. Recita, si veste alla Fonzie, ma in realtà  è Fonzie. Da circa un mese ripete che questa volta non lo fregano, prima di dire se si candida a segretario del Pd e a premier vuol vedere le regole. Se non gli stanno bene resta a Firenze. Ha la battuta facile,l’ironia tipica dei toscanacci. Da  un mese i grandi quotidiani lo intervistano. Un giorno è il Corriere della Sera e subito gli altri riprendono l’intervista. E sono mazzate per i dirigenti del Pd a qualsiasi livello. Solo lui fa bene, solo lui è in grado di assicurare  il trionfo del Pd. Il giorno seguente lo intervista Repubblica, lui dice le stesse cose del giorno prima , ma il circo mediatico, rilancia, poi è la volta della Stampa e continua il percorso. Da parte dei dirigenti messi sotto accusa da Renzi arrivano le risposte, le regole, lo statuto, chi sostiene  chi.  La politica, con la P maiuscola non ha niente a che fare  con questo noioso, improduttivo, dibattito tutto chiuso entro il recinto delle correnti,m sottocorrenti, spifferi Pd.

Quando i Democratici parlano di politica vengono ignorati

Capita che sette associazioni che si richiamano alla sinistra plurale si vogliono togliere lo sfizio di discutere di politica e chiamano il Pd  a un confronto ,propongono una “Costituente delle idee. sottolineano la necessità che il congresso parta dal basso, dai circoli, che si apra un grande dibattito sul riformismo , la sinistra plurale, la ricostruzione del Pd  . Le associazioni fanno capo a personalità come Cesare Damiano, Vannino Chiti, Piero Folena, Sergio Gentili, Lucà, Franco Lotito, Carlo Ghezzi,  Emilio Gabaglio e molti altri. Fra i presenti numerosi parlamentari del Pd, da Zanda a Fioroni.Nella sala dove si svolge ilo convegno posti in  piedi. Apre  Damiano, conclude Folena. Si registrano diciotto interventi. Prendono la parola, oltre ai rappresentanti delle sette associazioni ,fra gli altri, Stefano Fassina, Gianni  Cuperlo, Rosy Bindi, Walter Tocci, intellettuali come lo storico Corsini. Bersani invia un messaggio di adesione all’iniziativa Arriva Gugliemo Epifani, il segretario del Pd. Mette la parola fine a una discussione oziosa. “ Il congresso- dice- partirà dal basso- e non mi sposterò di un centimetro” Parla di politica, come tutti gli altri, dice la sua, è molto applaudito, annuncia  che parteciperà alla manifestazione di Cgil, Cisl, Uil. Come altri interventi sottolinea il valore della presenza dei corpi intermedi, della scesa in campo delle forze sociali organizzate,Insomma per circa quattro ore si discute di politica. discute di politica.E i media ? I soloni che in tv impartiscono lezioni di alta strategia tutti assenti. Loro muovono le chiappe solo per i talk show. Di un dibattito dal quale si potevano trarre significative i nbdiucazioni, dal vivo, solo poche righe dell’intervento di Epifani, neppure il nome delle associazioni che hanno promosso l’iniziativa. Spiace dirlo l’Unità non fa eccezione.

Renzi: La politica deve emanciparsi dai sindacati. Sembra Brunetta

E  Renzi? Dove c’è confronto di idee non è pane per i suoi denti, se non può fare spettacolo si chiama fuori. Parla da lontano e dice una cosa molto grave, proprio mentre i lavoratori danno vita ad una grande manifestazione unitaria, riconquistano Piazza San Giovanni, Cgil, Cisl, Uil aprono un percorso unitario. Ecco il Fonzie nostrano mentre Epifani è in piazza con i lavoratori: “ La politica- dice- deve emanciparsi dai sindacati,deve iniziare a ragionare con la sua testa, concentrarsi sulla busta paga dei nostri lavoratori e adoperare con più sapienza una parola precisa:produttività”. Tradotto, lavorate di  più fannulloni.

Autorevoli editorialisti falsificano le proposte di Cgil, Cisl, Uil

 E’ il taglio dato anche da alcuni giornali e non solo quelli berlusconiani. Autorevoli editorialisti   arricciano il naso. Uno di costoro trova sconveniente che Cgil, Cisl, Uil si occupino di esodati. Pensate ai giovani non ai lavoratori anziani. Loro –dice-ormai sono alla fine del percorso. Vero ma ora rischiano di rimanere senza pensione e senza salario. Commentatori che raccontano balle, falsificano le posizioni di Cgil, Cisl, Uil , rabbrividiscono al pensiero che i ricchi dovrebbero pagare l’Imu anche sulla prima casa.  Accusano i sindacati di difendere solo i lavoratori privilegiati e i pensionati perché chiedono una redistribuzione del reddito per rimettere in moto i consumi e far ripartire le imprese. In questo quadro si può sviluppare una politica per dare lavoro ai giovani. E le proposte di Cgil, Cisl, Uil, ci sono. Basta leggerle. Forse ormai hanno perso anche il gusto della lettura, oltre a quello della scrittura. Sotrto dettatura è bello. Ma la libertà,l’autonomia dell’informazione è altra cosa.

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