L’osceno abbraccio fra il pregiudicato e Pannella nel segno del degrado

ROMA – Se un cittadino di un qualsiasi paese, meglio se  europeo, legge la cronaca politica come appare dai giornali, dai notiziari radiofonici o televisivi si fa una idea molto strana dell’Italia.

Nell’Eurozona, poi fino agli Usa e anche a paesi come la Cina, il Brasile, tanto per citarne alcuni, la cronaca politica è sempre collegata ai grandi problemi della crisi, dello sviluppo, alla vita delle persone, con ricette le più varie, dal più gretto neoliberismo allo statalismo, dal riformismo alla conservazione. No , da noi no, sembra proprio che viviamo nel paese di bengodi. Tengono campo, eccitano i cronisti, un pregiudicato disperato, un Pannella che abbraccia e benedice il pregiudicato

I grandi problemi del Paese non fanno parte del dibattito politico

 Certo le parole ripresa, lavoro, occupazione  esistono, sono anche nel vocabolario del governo. Ma dal vocabolario dovrebbero uscire. Ora si attende la legge di stabilità 2014, come appuntamento fondamentale. Tutto ciò non fa parte del dibattito, del confronto fra le forze politiche. Si leva solo la voce dei sindacati che ricordano, come dice Susanna .Camusso, che avevano chiesto all’esecutivo Letta un cambio di segno, una svolta. E’ vero che  nel decreto approvato dal governo, leggi Imu, ci sono stanziamento per la cassa integrazione e per gli esodati. Ma , richiama il segretario generale della Cgil, così non basta. Si deve dare a questi problemi una soluzione definitiva. “Siamo già- afferma-oltre il consentito, non si può giocare con il destino delle persone”. Questi provvedimenti, pur inadeguati, sono importanti , doverosi, perché riguardano i diritti delle persone. Ma una svolta nella politica economica è altra cosa. Se si vuole agguantare quella ripresa di cui si parla che non può fondarsi sulla finanza, sull’andamento delle Borse , sullo spread., un ripresa senza lavoro, senza occupazione secondo le peggiori tradizioni del capitalismo fallimentare. Occorre un “ governo dell’economia “

Camusso: occorre un governo dell’economia. Il lavoro e le pensioni

 In primo luogo, stante la scarsità di risorse disponibile priorità assoluta è dare soldi-dice Camusso- ai lavoratori e ai pensionati riducendo la tassazione sui redditi e sulle pensioni: Alle imprese si può togliere la componente del lavoro dall’Irap. Secondo capitolo indica il segretario generale della Cgil, quello delle politiche industriali, poi il superamento del Patto di stabilità dei Comuni, interventi d per le imprese, riducendo i costi dell’energia,stimolando gli investimernti. Conclude sconsolata Susanna Camusso una intervista all’Unità: “ Avvero un senso di smarrimento e preocupazione delle persone e spesso la sensazione di essere ignorate dal dibattito politico” Affermazione che non può che allarmare. Perché è così, è vero. Un giorno tiene campo l’Imu, diventata l’ombelico del mondo ma che non crear, ci sia o no questa tassa, neppure un posto di lavoro. Il giorno dopo arrivano le minacce di Berlusconi e del Pdl di far cadere il governo. O si trova il modo di non farlo decadere da senatore e di consentirgli” agibilità politica” altrimenti il governo va a casa. Il giorno dopo cambia linea ma resta il problema sotto altra forma.

Il leader  radicale affida a Berlusconi il ruolo di capo dei referendari

 Poi arriva l’osceno  abbraccio con Marco Pannella che in cambio di un po’ di firme sui referendum che ha messo in campo affida a Berlusconi il ruolo di  leader dei referendari. A  un pregiudicato. Se lo coccola, lo tocca,  lo porta al banchetto a firmare. Certo gli spiega non solo quelli sulla giustizia altrimenti dicono che è un fatto tuo personale, visto che con i tribunali hai qualcosa a che fare. Firma anche gli altri. Ma, cerca di replicare il pregiudicato, sugli altri quesiti non sono d’accordo, le  droghe, gli immigrati, ma scherzi?. Firma, firma,poi voti contro. E poi glimindica la strada dell’espatrio. Ma io, dice il pregiudicato, non ho più il passaporto. Ma ti faccio espatriare io. Ecco il  segno del degrado, l’imbarbarimento di questo paese.

Ci vorrebbe uno scatto del centro sinistra

Ci vorrebbe uno scatto da parte del centrosinistra, del Pd in primo luogo. Entrando nel merito dei problemi, indicando soluzioni, tempi certi,. La sfida contro chi vuol far cadere il governo si gioca su questo terreno e sulla legge elettorale rendendo ben chiaro che non ci sono e non ci saranno “larghe intese”,  “ pacificazione”,  che emergenza significa emergenza, poi ognuno per la propria strada. Ma , da subito, il centrosinistra deve mettere in campo i problemi di fondo, le scelte politiche , che devono essere compiute, il cambio di passo dell’esecutivo, arrivando alla discussione sulla legge di stabilità con le idee chiare.

Verso il Congresso  Pd con troppe  interviste sul sesso degli angeli

 Il fatto che il Pd vada verso il congresso  dovrebbe aiutare in questo necessario salto di qualità Purtroppo fino ad oggi dalle tante, troppe interviste dei dirigenti del Pd, nei festival dei democratici,  non emergono  linee di progetti, programmi, scelte politiche su cui confrontarsi, aprire il dibattito nei circoli. Forse facendo meno interviste  sul sesso degli angeli e non sui problemi reali , dando la parola ai militanti, spesso scomodi,  un po’ ruvidi,ma una volta alle Feste dell’Unità cosi  avveniva,  il Pd ne guadagnerebbe molto. E anche il Paese.

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