Dudù, salvaci tu

ROMA – Ci raccontano i retroscenisti delle tristi giornate del cavaliere in quel di Arcore, un fortino, un esilio volontario. Ha solo il conforto dei figli,ma mica tanto.Loro pensano sì al caro genitore, di primo e secondo letto, ci mancherebbe.

Ma hanno gli occhi ben puntati sulle aziende, sulle azioni in Borsa, sono “pacifisti”, cercano di calmare i bollenti spiriti del padre che, a seconda delle ore del giorno,è deciso a spaccare tutto, muoia Sansone con  i filistei, oppure  , come gli suggeriscono gli avvocati e gli amici di vecchia data, i vertici di Mediaset, accettare la mala sorte e poi fare il martire e risorgere come Lazzaro, quando ci saranno le elezioni e il suo nome,anche se non direttamente, campeggerà su tutti muri d’Italia, la sua immagine su tutte le Tv,  San Silvio,martire e salvatore, inserito nella lista dei santi il primo gennaio, capodanno. Ce lo raccontano intristito, ci dicono che non dorme, imbolsito, disperato. Però,magia della televisione, mentre così viene descritto, le immagini sono di tutt’altra natura. Arzillo,pimpante, il sorriso a quattro ganasce, contornato dai fan e cortigiani, qualche anziana signora a parlar di lui si commuove, Santanché sempre al fianco , una badante in tutti i sensi. Non c’ niente da fare.

 

Attorno alla vicenda del pregiudicato un gioco clandestino

Questa storia dovremmo sopportarla. Addirittura si racconta che attorno alla vicenda del pregiudicato si è sviluppato un circuito di gioco clandestino.  Come una roulette, la pallina si mercoledì,quando la Giunta del Senato si pronuncerà sulla sua decadenza si fermerà sulla casella che porta scritto: crisi di governo? Oppure tutto scorrerà liscio ?Così fino al voto dell’aula di Palazzo Madama , la sentenza della Corte d’Appello di Milano sulla “quantità “ di interdizione dai pubblici uffici, la scelta fra domiciliari e servizi sociali, poi la nascita di Forza Italia e via dicendo. Un vero e proprio tormentone, mentre in Italia, in Europa,nel mondo succedono cose ben più importanti. E tutti i giorni i talk show ci deliziano di ipotesi, scenari,idiozie, invenzioni, con i giornalisti trasformati segugi all’opera.Bene,anzi male. Ma si racconta che Berlusconi, in tanta tristezza, nella solitudine di  Villa San Martino, guardato a vista dalla fidanzatina, avvolto dalla tenerezza di Francesca De Pascale, abbia una vera e propria gioia, un sostegno morale. Si chiama Dudù, lo segue sempre, fino a letto, scodinzola per quanto può, non lo molla mai, gli fa le feste. Si racconta che in villa e nel sontuoso giardino abbia libertà di fare quel che vuole e dove vuole, anche la cacca. Anche in salotto. Anche in sala da ballo, quella della  lap dance delle cene galanti. . 

Il cagnolino ci ricorda la “ vergine cuccia  de le Grazie alunna “ 

 

A noi viene a mente la vergine  cuccia “ di Giuseppe Parini. che così inizia:

“ Ahi fero giorno!

 allor che la sua bella
vergine cuccia de le Grazie alunna,
giovenilmente vezzeggiando, il piede
villan del servo con l’eburneo dente
segnò di lieve nota: ed egli audace
con sacrilego piè lanciolla: e quella
tre volte rotolò; tre volte scosse


gli scompigliati peli, e da le molli
nari soffiò la polvere rodente….

Si dice che Dudù faccia le festa a tutti, che bbaia solo a Capezzone.  Ci auguriamo che dia una bella azzannata non solo all’ex radicale,ma anche a Santanché e agli altri componenti della banda Bassotti. Ci auguriamo anche che Beerlusconi rinsavisca e si faccia da parte.Nel caso che qualche cortigiano azzardi di toccare Dudù lo prenda a pedate. E cessi così il tormentone. Santoro aprirà il suo “ servizio pubblico “ con un prologo al titolo “ “Si salvi  Dudù”. Meglio dire “ Dudù,salvaci tu”

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