Diaz. L’agente Tortosa sospeso dal servizio. Basterà a fermare le maniere forti?

Ferrero: “La Repubblica è nata dalla lotta partigiana e non dalla Decima MAS”

ROMA  – “Questa mattina Fabio Tortosa,  l’agente al centro delle polemiche dopo il suo post su facebook relativo all’incursione alla Diaz di Genova durante il G8 è stato sospeso dal servizio”. Questo è quanto annunciato dal capo della Polizia Alessandro Pansa. Oltre a Tortosa, anche il dirigente presso la questura di Cagliari, Antonio Adornato, e’ stato rimosso dall’incarico su ordine di Pansa.  

“Bene la decisione della Polizia”, ha replicato subito il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il quale ha spiegato che  “abbiamo fatto il giusto e lo abbiamo fatto presto”. L’agente, invece, non si è dato per sconfitto. “Mi sento una vittima sacrificale”, ha detto. E poi: “Chiedo un pò di rispetto la verità per me è riportare pace nella mia famiglia”. Ma non è tutto. “Penso di ricorrere per vie legali contro la sospensione”, ha aggiunto Tortosa. “Sono in attesa che mi venga comunicato il provvedimento rispetto la decisione del capo della polizia, ma credo che farò ricorso”.

Pansa ha tenuto a precisare che: “La Polizia di Stato, ed i reparti mobili in particolare, sono istituzioni che garantiscono ai cittadini la libera manifestazione del pensiero e di tutti gli altri diritti fondamentali in migliaia di circostanze, pagando spesso un pesante contributo di fatica e di sangue. Il risultato di questo lavoro quotidiano non appare, ma e’ proprio questo che ne certifica l’efficacia”. Per il Capo della Polizia, “errori e inadeguatezze dei singoli sono purtroppo sempre possibili perche’ gli uomini sono fallibili e perche si opera in condizioni difficili a volte eccezionali. E’ nostro compito evitarli e reprimerli. Ma a distanza di 14 anni trovo ingiusto che ogni singolo episodio venga ricondotto alla vicenda della Diaz gia’ oggetto di pesanti condanne da parte della magistratura della opinione pubblica e dei vertici stessi della Polizia di Stato. Stiano pertanto certi gli italiani che non ci sara’ mai un’altra Diaz“. Successivamente Alessandro Pansa spiega: “Oggi i reparti mobili, la Polizia di Stato e le forze dell’ordine sono un’altra cosa, sono diverse. Abbiamo altri modelli comportamentali e altre tecniche operative. Siamo tutori e difensori della legalita’ e della democrazia”. “Se c’e’ qualcuno che sbaglia, sbaglia lui – ha concluso il capo della Polizia – e chi sbaglia verra’ sanzionato. La Polizia e’ paladina della democrazia e della liberta’, in tutti i suoi atteggiamenti, su questo non c’e’ dubbio alcuno”.

Tuttavia, il capo della Polizia dovrebbe ricordare che spesso le forze dell’ordine usano la mano pesante. Ricordiamo i recenti fatti degli oeprai della Fiom manganellati assieme al loro leader Maurizio Landini. Oppure pensando a quelle persone in Val di Susa che manifestando pacificamente sono state caricate dagli agenti anti sommossa solo perchè difendevano il territorio in cui sono nati e cresciuti.  

Probabilmente come dice Paolo Ferrero sospendere  il poliziotto Fabio Tortosa non risolverà i problemi. “Il nodo fondamentale – puntulaizza il segretario del Prc –  non è sospendere i “manovali” ma educare le forze dell’ordine all’antifascismo e al rispetto della Costituzione. La Repubblica è nata dalla lotta partigiana e non dalla Decima MAS. Alfano, che si pavoneggia per questa decisione tardiva ed inefficace, si occupi invece di una riforma profonda delle forze dell’ordine, dell’inserimento del reato di tortura che il governo non ha voluto, di mettere i numeri identificativi agli agenti in servizio. Quello che serve è un rovesciamento del modo di agire delle forze dell’ordine, in modo che la Diaz non possa più succedere, non la sospensione di chi parla e l’impunità di chi la macelleria messicana l’ha fatta ed è disposto a rifarla”.

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