Se ne è dubito accorto il segretario dello Spi-Cgil, Ivan Pedretti, che non ha lesinato critiche a questa propodsta definendola “gravissima”. Tutto verte in un calcolo che di fatto andrebbe a legare l’Isee alla pensione, dove quest’ultima si trasfromerà inevitabilmente in una prestazione assistenziale e non più previdenziale. Insomma un vero e proprio dramma, anche perchè la bufala dell’Isee, (indicatore della situazione economica equivalente) è evidente: devi essere praticamente un barbone o addirittura vivere sotto i ponti per poter trarre qualche agevolazione dal reddito e basterà davvero poco per perdere un diritto acquisito.
Questa la dice lunga sulla posizione del governo Renzi - va sempre ricordato non eletto dasl popolo - e distante anni luce dall’economia reale e dalla disastrosa situazione economica dei cittadini.
Attualmente la pensione di reversibilità, dovuta ai vedovi soli è pari all’60% della pensione del familiare deceduto. Se invece c’è anche un figlio al vedovo spetterà l’80%, mentre se ci sono più figli sarà pari al 100%. Legando la pensione all’Isee anche il solo possesso di una casa potrebbe far superare la soglia, oppure avere un figlio che magari lavoro anche con uno stipendio da fame.