Gli italiani stanno per prendere una nuova sbornia politica
A Roma non funziona nulla: i rifiuti dilagano perché l’azienda municipale per l’ambiente non è in grado di raccoglierli al ritmo che servirebbe, i trasporti pubblici sono un disastro perché l’azienda comunale non riesce a offrire un servizio efficiente (e assiste impotente ai ripetuti incendi dolosi che distruggono i suoi autobus più moderni).
Basterebbero queste due voci per crocifiggere il sindaco. Invece, a criticare Virginia Raggi è solo l’uomo della strada, il cittadino che vive sulla propria pelle i disagi del malgoverno capitolino. A tacere nel migliore dei casi, se non addirittura a difendere la giovane sindaca, sono invece i politici, i giornali, le istituzioni.
Contro il sindaco Marino partì una campagna di odio che lo costrinse alle dimissioni quando osò parcheggiare la sua Panda rossa fuori dalla strisce. Oggi, se fosse ancora sindaco, avrebbero rialzato nuovamente la ghigliottina in via dei Cerchi, come fu per i carbonari Monti e Tognetti nel 1868, due anni prima della presa di Roma a Porta Pia da parte dei garibaldini.
A Torino, in piazza San Carlo, la sconsiderata idea di mettere un maxi-schermo per far seguire a quante più persone possibile una partita della Juventus, ha fatto 1750 feriti, fra le quali due donne ancora in ospedale e un bimbo cinese che ha rischiato di morire. Alle immagini televisive della tragedia l’Italia è rabbrividita, ma nessuna voce si è levata contro la sindaca grillina sulla quale grava la responsabilità oggettiva dell’accaduto. E’ stata la stessa Appendino a dire che era pronta ad assumersi tale responsabilità, anche con le dimissioni, ma nessuno le ha chieste.
Il dibattito che sta dividendo l’Italia vede i grillini contrari ai vaccini: avete mai visto sui giornali o in tv una seria polemica su questa presa di posizione che pone il partito/movimento di Grillo sullo stesso piano di quelli che negano il riscaldamento globale (come sostiene Trump), lo sbarco sulla Luna, lo sterminio degli ebrei da parte dei nazisti? No, sui Cinquestelle anti-vaccini silenzio reverenziale.
Ma davvero i grillini oggi sono intoccabili? Sembra di si, a leggere le cronache che li riguardano. In televisione, a Otto e mezzo, Marco Travaglio non nasconde più davanti a Lilli Gruber le sue simpatie grilline, lui che fino a poche settimane fa era un campione della sinistra barricadera. E alla nomina a direttore generale della Rai di Mario Orfeo una sola voce si è levata contraria: quella di Carlo Freccero che è intervenuto a nome dei Cinquestelle, lui che è stato per anni una bandiera della sinistra di lotta. Oggi gli vanno bene anche i grillini, che tutto sono meno che di sinistra.
I maligni insinuano che molti si stanno preparando a salire sul carro del prossimo vincitore. A chi ha qualche primavera di troppo sulle spalle questa Italia di oggi ricorda molto quella della vigilia del 1922, quand’erano i fascisti la novità che attirava la curiosità dei benpensanti. “Vuoi vedere che questi metteranno a posto le cose?” si diceva nei caffè intorno a piazza Venezia. Alcuni decenni dopo qualcuno si sbilanciava: “Meno male che Silvio c’è!”. E inascoltata rimase per vent’anni la voce di Indro Montanelli che ammoniva: ”Bisogna aspettare che agli italiani si facciano passare la sbornia per Berlusconi”. Per definire il giovane vice-presidente della Camera Di Maio i giornali spesso scrivono ”il candidato premier”, come dire: è inutile nasconderselo, sarà lui il prossimo presidente del consiglio.
Oggi tutti pazzi per Beppe Grillo? “E’ così che vanno le cose al mondo”: scriveva il Manzoni nei Promessi sposi. D’altronde perché meravigliarsi? Gli americani non si sono dati un presidente come Donald Trump solo perché era un personaggio televisivo popolarissimo, come da noi è stato Mike Bongiorno? E gli inglesi non hanno votato per uscire dall’Europa senza sapere cosa stavano facendo e già se ne sono pentiti? Beppe Grillo non potrà diventare capo del governo perché a suo tempo è stato privato dei diritti civili, come anche Berlusconi. Ma il giovane napoletano Di Maio, che è tuttora incensurato, ce lo potremmo ritrovare un giorno a Palazzo Chigi e qualche anno dopo addirittura al Quirinale.
Ma anche quel giorno i grillini saranno intoccabili?