Abito a Trevignano romano, sul lago di Bracciano

Stamattina ho fatto una camminata sul lungolago, e tutte le persone che ho incontrato, abitanti o turisti che fossero, guardavano il Lago con occhi smarriti e desolati: il suo livello si sta abbassando a velocità impressionante, davvero a vista d’occhio. I pescatori professionisti fanno fatica a mettere in acqua le barche che giacciono piegate sui fianchi; sembra di essere in presenza delle grandi maree delle coste atlantiche.

Si sono già spesi fiumi d’inchiostro su questo tema, giunto all’attenzione del grande pubblico anche internazionale da pochissimi giorni, da quando cioè il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha imposto ad Acea di sospendere la captazione di acqua dal 28 luglio.

Ma il problema risale ad oltre un anno fa: sembra però che decine e decine di incontri, manifestazioni, denunce, interpellante e interrogazioni fatte da cittadini amministratori locali e comitati strutturati o sorti spontaneamente in questo tempo non siano mai esistiti e non abbiamo mai fatto nulla.

Comunque il blocco della captazione che avrebbe dovuto iniziare a mezzanotte di ieri non c’è stato perchè alle 18.30 sempre di ieri Zingaretti ha concesso ad Acea di prelevare ancora acqua dal Lago di Bracciano per tutto il mese di agosto, seppure in misura ridotta.

Una vittoria del sindaco Raggi che ha tutelato gli interessi dei romani scongiurando loro il razionamento dell’acqua? Mah

Qualche considerazione e qualche domanda:

Di che vittoria si tratta? il Lago di Bracciano fa parte di Roma città metropolitana ma il sindaco Raggi non sembra aver sinora tutelato gli interessi di chi sul lago abita e di tutti i cittadini italiani e non solo per i quali il lago è un bene ambientale insostituibile, a rischio di scomparsa e quindi degno di massima tutela.

Bracciano abbevera Roma: tanto? poco? non si è capito.

L’unica cosa su cui tutti concordano sono le immense perdite lungo il percorso dal Lago alla Capitale: quasi il 50% a causa di condotte e tubature colabrodo. C’è chi dice che Acea preleva un millimetro d’acqua al giorno e chi afferma che il prelievo è pari all’8% della necessità di Roma. Allora in base a quali dati il Presidente di Acea – che ricordo ha come azionista di maggioranza proprio il Comune di Roma – ha pronosticato che un milione e mezzo di cittadini sarebbero rimasti senz’acqua?

E perché per otto ore al giorno? Sempre il Presidente Acea, tentando di minimizzare il danno ambientale ha ricordato che il Lago di Bracciano è profondo 164 metri. 

Vero! ma non è un cilindro con le pareti diritte e profonde da subito 164 metri.

E’ un cono, i cui bordi sono spiagge che digradano dolcemente: ciò significa che i circa due metri di abbassamento del livello da oltre un anno a questa parte ne hanno ridotto la circonferenza in maniera preoccupante.

Ergo: se la circonferenza è diminuita la velocità di abbassamento del livello aumenta, con il risultato di zone paludose sempre più estese che rapidamente diventano zone aride.
Ultima nota: tutta la vegetazione intorno al lago sta seccando, perchè le radici non “pescano” più nelle sue acque.

Chi deve tutelarci da questo disastro? 

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