Ischia: crolli e morti causati dall’abusivismo edilizio

ROMA  – ‘Esprimiamo il nostro cordoglio per le vittime del terremoto ad Ischia e vicinanza alla comunità ischitana. Ma riteniamo inaccettabile che per una scossa di non elevata intensità le case possano crollare.  Come ha sottolineato Egidio Grasso, presidente dell’Ordine dei Geologi della Campania, si tratta di una magnitudo che, in condizioni normali, non provocherebbe simili danni a persone o cose, ma si possono essere verificati per via di costruzioni abusive e realizzate senza alcuna verifica sismica.

Di questi danni e queste vittime deve rispondere chi pratica e chi legittima l’abusivismo. Lo scorso anno uno studio ha inserito Ischia nella top 5 dei luoghi maggiormente afflitti dalla piaga dell’abusivismo edilizio e a giugno a Lacco Ameno si è tenuto un convegno in cui si sono incontrati politici e cittadini per discutere del ddl Falanga. Ebbene proprio il sindaco del comune ischitano in quel frangente lamentava la mancata applicazione di questo terzo ‘condono edilizio’ nella regione Campania. 

Ora l’impegno di tutti è cercare di salvare più vite umane possibili  per questo è assolutamente meritorio il lavoro che la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco stanno svolgendo in questi momenti drammatici, ma poi il governo deve pensare seriamente a un piano di messa in sicurezza antisismica di tutte le abitazioni in zone a rischio ma soprattutto a bloccare il famigerato DDL Falanga, ancora in iter di approvazione al Parlamento. Caro De Luca lei che parla di emergenza dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ritirare la sua legge che ferma le demolizioni anche nelle aree vincolate, bocciata dal governo grazie ai ricorsi di noi Verdi, che certamente aggiunge emergenza a una altra emergenza e che non reprime l’abusivismo edilizio, anzi l’aiuta. Applicare e praticare la legalità è più importante di ogni altra cosa. Provvedimenti di legge come quello della Campania  sono la dimostrazione di come la politica e non la natura sia responsabile di questo tipo di disastri. 

Condividi sui social

Articoli correlati