Airbnb. In Ucraina piovono richieste di soggiorni. Perché?

Sono decine di migliaia le persone che nelle città ucraine bombardate dai russi stanno prenotando su Airbnb soggiorni più meno lunghi. Com’è possibile che la gente decida di andare in vacanza in un paese martoriato dalla guerra?

E, infatti, nessuno pensa di andarci davvero, è stata invece un’idea geniale e generosa che tale @quentin.quarantino ha lanciato tramite twitter per donare soldi ai cittadini ucraini in difficoltà, poi diventata virale sulla piattaforma che, com’è noto, affitta stanze e appartamenti.

L’iniziativa ha preso il via il 2 marzo e pochi giorni dopo il CEO di Airbnb, Brian Chescky attraverso twitter ha reso noto che “In 48 ore sono state prenotate 61.402 notti in Ucraina. Sono 1,9 milioni di dollari destinati agli host bisognosi. È un’idea fantastica che proviene dalla nostra comunità. Grazie”. C’è da aggiungere che Airbnb si era già mossa in aiuto del paese invaso: la piattaforma aveva, infatti, deciso di rinunciare a tutte le commissioni, sia degli host sia dei guest, dei soggiorni affittati in territorio ucraino e aveva sospeso la sua attività in Russia e in Bielorussia. 

Molte le storie condivise su twitter da Brian Chescky sui donatori che hanno deciso di supportare gli ucraini delle case in affitto sulla piattaforma. C’è chi ha prenotato un appartamento e si è visto rifiutare il soggiorno dalla proprietaria che aveva, ovviamente, ribattuto come il paese fosse guerra. Quando l’host ha capito che quella ricevuta era una donazione, le sue parole sono state di commovente sorpresa: “Sono sotto shock! Non me l’aspettavo! Se comunque ne hai l’opportunità, accetto volentieri il tuo aiuto! Grazie mille per la tua misericordia”. 

In un altro screenshot condiviso da Brian Chescky si legge questo dialogo: “Abito a Melbourne in Australia e sfortunatamente non riuscirò a viaggiare per venire nel tuo bellissimo appartamento. Però ho pensato che facendo la prenotazione avrei potuto direttamente aiutare qualcuno coinvolto in questa orribile situazione in cui l’Ucraina ora si ritrova. Spero che il mio piccolo aiuto possa servire e sappi che tutto il mondo è con l’Ucraina in questo momento e spero profondamente che la pace possa tornare”. Questa la risposta: “ Il mondo non esiste senza persone buone. Ora ho le lacrime agli occhi e piango dalla felicità nel primo di questi terribili giorni. Grazie mille davvero. Sarò felice di abbracciarti quando potremo incontrarci in tempi di pace“.

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