Raccolta differenziata. Il progetto a rischio fallimento. Dal Comune risposte immediate o mobilitazione

ROMA – Domani si svolgerà un incontro  importante fra tra le organizzazioni sindacali e l’assessore capitolino Estella Marino sui problemi che vive l’AMA. Un incontro importante per affrontare e risolvere uno dei problemi più gravi che Roma sta vivendo.

Chiederemo all’Assessore risposte e tempistiche certe rispetto alle scelte sul management e il progetto di rilancio. La discontinuità che il Sindaco ha più volte annunciato nella più grande azienda di gestione dei rifiuti del paese deve trovare immediatamente attuazione.

L’azienda è allo sbando: gestione disastrosa dell’implementazione della raccolta differenziata, cartelle pazze agli utenti, impianti fermi, continui appalti per esternalizzare i servizi, dismissione di servizi. Siamo molto preoccupati, soprattutto per il reale effettivo successo del progetto di ampliamento  della raccolta differenziata. Su questo tema si certifica il fallimento di una gestione sbagliata dell’azienda.  Dopo oltre un anno dall’avvio del progetto “patto per Roma” e di consulenze esterne milionarie per la programmazione, i progetti attuativi di implementazione della raccolta rischiano di fallire.

Ama allo sbando, mancano ancora gli ordini di servizio per la mobilità del personale

Inspiegabilmente, ad oggi,  mancano ancora addirittura gli ordini di servizio per la mobilità del personale da utilizzare  nella raccolta  porta  a porta nei municipi. Grazie ad un accordo sindacale in estate si era provveduto a sanare gli errori dell’Azienda ma ad oggi essa ha disatteso le scadenze previste. Il piano strategico operativo deciso dalla stessa Azienda che fissava al 35%  il livello di  raccolta differenziata media per il  2013  sarà disatteso sicuramente, con conseguenti ricadute negative sui già malandati conti aziendali.

Infine rimaniamo sbalorditi nel constatare che,  nonostante le ripetute nostre denunce,  in previsione dell’aumento della frazione differenziata non esista nessuna politica di sviluppo degli impianti che al contrario ogni giorno che passa producono sempre di meno. Il tempo per liberare e rilanciare  l’Ama  è quasi scaduto.  Per il bene dei lavoratori e dei cittadini l’amministrazione non tradisca le promesse elettorali e compia atti concreti.  Se domani non avremo risposte vere partirà la nostra mobilitazione che coinvolgerà lavoratori e cittadini.

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