Sanità: chirurgia ortopedica tra robot e cellule staminali

La chirurgia robotica in Ortopedia, applicata in particolare alla protesica articolare del ginocchio, è stata introdotta in Italia nel 2011, grazie all’impiego di un sistema con braccio robotico.

Considerando anche gli interventi di protesi d’anca, nei quali la tecnologia è anche impiegata, si stima che ad oggi siano stati eseguiti nel nostro Paese oltre 3 mila interventi con braccio robotico. “Il primo intervento di chirurgia ortopedica con tecnologia robotica venne effettuato in Italia nel 2011 applicando una protesi monocompartimentale di ginocchio”, ha affermato Fabio Catani, Direttore Struttura complessa di Ortopedia e Traumatologia, Dipartimento Scienze mediche chirurgiche materno infantili e dell’adulto, Università di Modena e Reggio Emilia. “I vantaggi potenziali del sistema con braccio robotico sono numerosi, per il chirurgo e per il paziente”, ha, poi, chiarito Catani. Le più recenti tecnologie introdotte nella pratica clinica così come le tecniche chirurgiche consolidate, che hanno oggi raggiunto un elevato livello di affidabilità, sono al centro del convegno “Attualità e futuro nella protesica di ginocchio di primo impianto” organizzato con il patrocinio della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) in corso al CTO di Torino. “La manifestazione, giunta alla settima edizione, continua la tradizione della scuola iniziata dal prof. Maurizio Crova e la arricchisce con temi e argomenti di grande attualità, quali la chirurgia robotica e l’utilizzo di cellule staminali, con il fine di comprenderne meglio gli ambiti di applicazione, l’efficacia e la sostenibilità economica”, ha spiegato Alessandro Massè, Direttore della Clinica Ortopedica del CTO e dell’Università di Torino e Presidente del congresso.

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