Padova capitale della scienza e dell’innovazione

Tornano il Premio Galileo e il Galileo Festival con più di 80 eventi e 200 relatori. Decine le collaborazioni di enti, associazioni, fondazioni, realtà istituzionali e imprese.Protagonisti Elena Cattaneo, Gunter Pauli, Alberto Mantovani e Roberto Battiston 

Padova è la città di Galileo Galilei, una delle capitali italiane della Scienza e dell’Innovazione. Cultura scientifica e capacità di trasferire tecnologie al mondo delle imprese vi fioriscono da secoli: Padova è una città il cui patrimonio culturale si identifica in larga parte con le istituzioni scientifiche che vi sono insediate.

Ed è in questo contesto che – dopo la proficua collaborazione dello scorso anno,in cui il Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica e il Galileo Festival dell’Innovazione hanno unito le forze creando una grande manifestazione nel segno della scienza – quest’anno il progetto diventa ancora più ambizioso: dal 6 al 12 maggio la manifestazione si allarga fino a diventare La settimana della Scienza e dell’Innovazione, sette giorni in cui oltre 30 realtà del mondo scientifico, culturale, imprenditoriale e associativo e le istituzioni cittadine proporranno iniziative nelle proprie sedi o in vari spazi, trasformando la città nel capoluogo del sapere scientifico e della divulgazione e aprendo al pubblico i luoghi della scienza.battiston.jpg

La manifestazione – promossa da Comune di Padova e ItalyPost, con il patrocinio dell’Università di Padova e dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, in collaborazione con Fondazione Cariparo e Agenda Digitale del Veneto, con il sostegno di Promex, Confartigianato Imprese Padova, Ecor Research, Niuko e CUOA Business School e la partecipazione di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, e curata da Goodnet Territori in Rete – sarà la piattaforma comune per promuovere Padova come capitale della scienza e dell’innovazione.

Cuore “simbolico” della manifestazione sarà la cerimonia di consegna del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica, in programma venerdì 10 maggio alle 10.30. La cerimonia di consegna – la cui giuria scientifica è presieduta da Elena Cattaneo, senatrice a vita e scienziata nota a livello internazionale per le sue ricerche sulle cellule staminali e la malattia di Hungtinton – sarà preceduta, giovedì 9 maggio alle 20.30, da un incontro pubblico con i 5 finalisti del Premio – Cristina Cattaneo, Roberto Defez, Pietro Greco, Sandra Savaglio e Peter Wadhams.

Il Premio Galileo s’inserisce in un cartellone con oltre 80 appuntamenti e 200 relatori,costruito con l’obiettivo di permettere a tutti – da chi lavora nel mondo della ricerca e dell’innovazione a chi è semplicemente curioso – di scoprire idee e progetti che cambieranno il futuro. Saranno presenti a Padova i grandi nomi della ricerca scientifica e grandi leader internazionali: da Elena Cattaneo, appunto, che regalerà alla città una lectio magistralis sulla “storia dei geni”, ad Alberto Mantovani, immunologo e direttore scientifico di Humanitas, nonché lo scienziato italiano con il maggior numero di citazioni sulle riviste internazionali, che aprirà anche il ciclo di incontri curati con Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro; da Roberto Battiston, docente di Fisica sperimentale all’Università di Trento, già presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, a Paolo Benanti, docente di Etica della Tecnologia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.

Sarà invece affidata al teorico della blue economy Gunter Pauli, economista e imprenditore belga, la chiusura della manifestazione, in un evento al Teatro Verdi sabato 11 maggio, ore 11.30, realizzato da Fondazione Cariparo, che aprirà così il calendario dell’edizione 2019 della rassegna Segnavie.

Al centro del dibattito tornerà anche quest’anno il tema della formazione delle competenze per le imprese che innovano. L’Università di Padova, tra le varie iniziative a sua cura, proporrà una serie di focus sul progetto di Smact, il competence center del Nordest, e su Unismart; ma si parlerà anche di reverse mentoring con Niuko, di strategie per la tutela dell’innovazione con Studio Bonini, di internet delle cose, di processi organizzativi nell’era di industry 4.0 con auxiell, di big data per la crescita delle imprese e del territorio della “data valley”, in un evento a cura di Blum. Il Galileo Festival sarà anche un’occasione per presentare i risultati di una ricerca sviluppata dall’Università di Padova sui processi di digitalizzazione delle imprese champion.

Alle avanguardie della ricerca scientifica e dell’impresa innovativa si affiancheranno, poi, i grandi temi di attualità:primo tra questi, l’approfondimento sulla democrazia all’epoca degli hacker e delle fake news, con l’intervento di due specialisti come Matteo Flora e Giuseppe Mayer, o il focus sulla ricchezza della rete con i sociologi Stefano Allievi e Andrea Miconi e l’economista Lorenzo Forni.

A fare da corollario ai dibattiti, le visite guidate nei luoghi della scienza di Padova, i laboratori per tutte le età e alcuni format originali, come le “cene con la ricerca” organizzate dall’Università di Padova, oltre a momenti di spettacolo – tra questi, l’intervento di Massimo Polidoro con il suo “Leonardo. Discepolo dell’esperienza”.

Il programma completo della manifestazione è disponibile www.galileofestival.itdove è anche possibile iscriversi agli eventi di proprio interesse.

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