Digitalizzazione PA e PMI: l’importanza di questo passo l’Italia

Negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere e convivere con nuovi concetti che riguardano il nostro presente ed il nostro futuro, soprattutto dal punto di vista lavorativo e sociale. Tra questi c’è la digitalizzazione, diventata nel corso degli anni sempre più indispensabile per la Pubblica Amministrazione e per le Piccole e Medie Imprese.  

Cos’è la digitalizzazione

Per digitalizzazione si intende un insieme di processi che mirano a migliorare il proprio business attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Ovviamente ciò non significa esclusivamente inviare un’e-mail al posto di una lettera commerciale. Vuol dire adattare tutti i processi aziendali alle esigenze imposte dall’era digitale, dove velocità d’esecuzione ed efficienza rivestono ruoli cruciali.  

Questa operazione si rivela importante soprattutto per le piccole e medie aziende che devono muoversi in un mercato sempre più competitivo e caratterizzato da cambiamenti continui. I consumatori pretendono risultati ottimi in tempi brevissimi e se un’azienda non è in grado di offrire tutto questo, fatica a rimanere a galla. Fortunatamente negli ultimi anni molti imprenditori italiani hanno compreso l’importanza della digitalizzazione. Ciò si deve anche alle agevolazioni statali pensate per chi vuole operare la cosiddetta digital transformation. Sapere cos’è la digitalizzazione, conoscerne i vantaggi e le agevolazioni a disposizione delle aziende è il primo passo per operare un cambiamento efficace.  

Si tratta, dunque, di un percorso complesso che richiede un cambio di mentalità e di organizzazione aziendale soprattutto da parte delle imprese con molti anni di attività sulle spalle. L’obiettivo è sfruttare le opportunità offerte dalla tecnologia in modo da aumentare le performance.

Per digitalizzare occorre introdurre nuove tecnologie capaci di rendere i processi aziendali più fluidi, efficienti e veloci. Non basta avere un computer, creare un indirizzo di posta elettronica oppure usare uno smartphone per sentirsi digitali.  

Una delle tante sfide lanciate dalla trasformazione digitale è quella di eliminare la carta dagli uffici. In quest’ottica, i documenti vengono creati, elaborati e archiviati all’interno di computer e con l’aiuto di altri dispositivi elettronici. Non serve più avere registri cartacei, fogli, faldoni, cartelle e quant’altro. Al loro posto compaiono file, cartelle elettroniche, software gestionali, terminali e quant’altro.

La digitalizzazione delle PMI

Come sostenuto da gran parte degli esperti, la digitalizzazione delle PMI è un’enorme opportunità. Queste infatti, avendo a disposizione capitali e volumi di affari molto più piccoli rispetta a quelli delle grandi aziende, hanno maggior necessità di ottimizzare i processi, in modo da avere la massima resa possibile.

I vantaggi, più nello specifico, sono diversi: dalla riduzione dell’utilizzo della carta (scelta anche ecologica, oltre che economica) alla riduzione dei tempi necessari per il raggiungimento di risultati. 

 

Quest ultimo è un vantaggio importantissimo: nello stesso tempo, si produrranno più risultati e quindi ci sarà un ritorno economico maggiore. Un’ investimento che è impegnativo ma che val la pena fare. Per questo, il MISE (MInistero dello Sviluppo Economico) ha varato un’agevolazione chiamata “Voucher per consulenza in innovazione” che prevede un sostegno finanziario per quelle aziende che si rivolgono ad un Innovation Manager per la digitalizzazione. Ma non è l’unico aiuto per chi intraprende questo percorso: ci sono altere misure del Mise e altre ancora avviate dalle Regioni, con fondi dedicati anche allo sviluppo della rete internet. D’altronde internet oltre ad avere un utilizzo nella Pubblica Amministrazione e nelle aziende è ormai un canale privilegiato anche tra i cittadini che ogni giorno lo utilizzano per qualsiasi genere di attività, dal prenotare una visita, a fare un acquisto e per la maggior parte del tempo per giocare e divertirsi. Chi sui social, chi su piattaforme riservate e sicure come i casino e chi accedendo ai classici siti di giochi gratis disponibili in rete.   

La Digitalizzazione della Pubblica Amministrazione

Anche nella Pubblica Amministrazione il tema della digitalizzazione assume contorni importantissimi. Se tutti i servizi fossero automatizzati, si potrebbero risparmiare 4 miliardi all’anno.   Ma è una cifra solo potenziale, perché una discreta parte della popolazione non gradisce questa rivoluzione informatica, per motivi economici o semplicemente culturali. L’e-government ha i suoi difetti, uno su tutti la sicurezza. Ma accessi indesiderati alle informazioni del privato cittadino possono essere evitati facilmente, mediante l’utilizzo di password o firme digitali. D’altra parte, la digitalizzazione della PA porterebbe benefici concreti quali l’interoperabilità e la semplificazione della pratiche burocratiche.    

In termini di servizi pubblici digitali, l’Italia si colloca al 18° posto in Europa secondo il rapporto DESI (Indice di Economia e Società Digitale). Il nostro Paese ben si comporta sul fronte degli open data e dei servizi sanitari digitali. Dunque, non si può dire che il quadro della situazione sia estremamente negativo. In questi anni, diversi sono stati i passi in avanti compiuti. Ad esempio, molte amministrazioni hanno provveduto, già da un po’, a digitalizzare le procedure di gara.  

Inoltre, servizi come la firma elettronica, la fatturazione elettronica e il rilascio digitale di documenti non sono più una novità. Non mancano, quindi, gli strumenti a disposizione dei cittadini per dialogare proficuamente con la Pubblica Amministrazione.

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