Federchimica premia 29 giovani chimici e ingegneri per le migliori tesi di interesse industriale

Gli studenti, provenienti da tutta Italia,  si sono laureati nel corso del 2020 in chimica e ingegneria chimica 

“La presenza di tanti giovani con una solida formazione accademica, anche in linea con le opportunita’ di lavoro dell’industria, e’ un elemento chiave per la competitivita’ del nostro settore e, in prospettiva, di tutto il Paese”, ha dichiarato Paolo Lamberti, Presidente di Federchimica. “Cio’ e’ ancor piu’ vero per le imprese a base scientifica e tecnologica che, in Italia, ancora devono confrontarsi con una cultura scientifica modesta e poco diffusa, che allontana i giovani dai percorsi formativi Stem”, ha aggiunto.

“Da anni Federchimica si impegna a promuovere concreti legami tra il mondo universitario e quello industriale”, ha proseguito Lamberti, “la tesi di laurea e’ il primo, fondamentale momento per avvicinare questi due mondi e creare un’interazione sempre piu’ forte tra l’industria chimica e l’attivita’ didattica e di ricerca in Universita’”.
Il premio e’ intitolato a Giorgio Squinzi, scomparso nel 2019, per molti anni Presidente di Federchimica, poi di Confindustria e del Cefic, il Consiglio europeo dell’industria chimica. “Questi riconoscimenti sono anche un modo per ricordare un imprenditore illuminato che ha sempre rivolto grande attenzione al mondo dei giovani e della formazione” ha ricordato Lamberti. Per gli studenti delle Universita’ di Genova e Napoli il premio e’ stato invece dedicato a Sergio Treichler, direttore centrale tecnico scientifico di Federchimica, scomparso nel 2018.

L’industria chimica, ricorda Federchimica, in Italia punta su risorse umane altamente qualificate ed e’ caratterizzata da un’attenzione di primaria rilevanza alla sostenibilita’ sociale. Assume laureati in una percentuale nettamente superiore alla media; la presenza di laureati – pari al 23% degli addetti – e’ doppia rispetto alla media industriale (11%). Oltre la meta’ dei laureati occupati nella chimica possiede una laurea in materie scientifiche. E’ lontana dalla precarieta’ che contraddistingue molta occupazione giovanile, con oltre il 95% dei collaboratori con un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il 42% dei dipendenti partecipa ad almeno un corso di formazione, a fronte di una media industriale pari al 26%.

I vincitori dei premi di tesi hanno ricevuto anche un messaggio di congratulazioni da parte del ministro dell’Universita’ e della Ricerca Maria Cristina Messa che, nel ribadire il ruolo chiave della chimica per lo sviluppo sostenibile e per affrontare le sfide imposte dalla Pandemia, ha ricordato l’importanza delle attivita’ di Federchimica in ambito formativo “per orientare le scelte, ma anche per comunicare alle nuove generazioni, con fatti concreti, le caratteristiche e i valori della chimica e dei suoi prodotti, troppo spesso condizionati da stereotipi e fake news”.

Il ministro si e’, infine, congratulata con i 29 vincitori augurando loro “una vita ricca di soddisfazioni, anche da un punto di vista lavorativo”. All’incontro sono intervenuti anche i rappresentanti dei principali organi accademici della formazione chimica: Ugo Cosentino coordinatore nazionale dell’area chimica del piano lauree Scientifiche; Barbara Valtancoli, Presidente di ConChimica, la Conferenza nazionale dei corsi di Laurea in area chimica e Maurizio Masi Presidente del GR.I.C.U. l’organismo di rappresentanza degli ingegneri chimici che lavorano in Universita’.
Consapevole dell’importanza di investire nella formazione, anche in un periodo difficile come l’attuale, Federchimica ha scelto di rinnovare il Premio di laurea: il nuovo bando per l’Anno Accademico 2020/2021 e’ disponibile sul sito di Federchimica nella sezione scuola.

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