Roma capitale italiana dei droni

A partire da oggi la capitale ospita i due principali eventi dedicati a questi mezzi radiocomandati o a guida autonoma, utilizzabili sia in ambito aereo che marino.

Il primo appuntamento è con “Sea Drone Tech Summit”, terza edizione dell’unico congresso in Italia su DRONI e robot per impiego marino e subacqueo, che si svolge oggi e domani presso il Polo Acquatico di Ostia.

Il secondo è invece “Roma Drone Conference”, ottava edizione della conferenza professionale dedicata a normativa, tecnologia e business dei DRONI aerei, che è prevista per l’8 novembre presso l’Università Europea di Roma.

A questi incontri, organizzati dall’associazione Ifimedia e da Mediarkè, parteciperanno i maggiori esperti italiani nel settore. “Il nostro Paese è a primi posti a livello internazionale nello sviluppo di nuove tecnologie e servizi con l’impiego di DRONI, che già oggi vedono queste sofisticate macchine robotiche sempre più protagoniste della nostra vita quotidiana, in cielo ma anche in terra e in mare”, spiega Luciano Castro, organizzatore dei due eventi romani.

“Nei nostri prossimi appuntamenti saranno presentati molti nuovi progetti, ad esempio per il trasporto urbano di persone con DRONI-taxi, per il monitoraggio a lungo raggio di ampi territori o di grandi infrastrutture, per le consegne urgenti tra ospedali di farmaci, sangue e organi e anche per la sorveglianza subacquea e il soccorso in mare”. Si moltiplicano i progetti di DRONI e di sistemi unmanned, cioè veicoli radiocomandati o autonomi, utilizzabili per aumentare la sicurezza in mare e sulle nostre spiagge.

C’è il robot subacqueo Pluto Gigas utilizzato dalla Marina Militare per ispezionare i fondali marini, l’Hydrone per la manutenzione delle piattaforme petrolifere, il FeelHippo e lo Zeno per lo studio dell’ambiente sottomarino grazie a sofisticati sensori. Poi ci sono le barche-drone come lo Swamp Asv e il CK-14 per gli studi idrografici, o la boa autonoma VR Buoy impiegabile negli sport nautici.

E non mancano il quadricottero Beluga in dotazione agli yacht, insieme al drone anfibio SplashDrone 4 e al salvagente radiocomandato U-Safe per il soccorso di bagnanti in difficoltà, un vero drone bagnino. Sono alcuni dei protagonisti di “Sea Drone Tech Summit 2022”, organizzato in collaborazione con l’Università Roma Tre (Dipartimento di Ingegneria e Dipartimento di Ingegneria Industriale, Elettronica e Meccanica) ed il Municipio Roma X. Il programma si apre oggi con una sessione plenaria organizzata in collaborazione con il Cluster BIG (Blue Italian Growth). Seguiranno tre sessioni congressuali, per un totale di 24 relazioni, dedicate rispettivamente a DRONI e robot subacquei, natanti drone di superficie e DRONI aerei per uso acquatico.

Saranno pure organizzate alcune dimostrazioni operative di nuove piattaforme autonome e radiocomandate, che si svolgeranno in vasca presso il Polo Acquatico di Ostia e in mare presso la Lega Navale di Ostia. Parteciperanno enti, università, centri di ricerca, aziende, start-up e associazioni che presenteranno i propri progetti, prodotti e attività. Interverranno, tra gli altri, relatori della Marina Militare, dei Vigili del Fuoco, di alcuni Istituti del CNR, di Saipem/Sonsub, del Cluster BIG, di Isme (Interuniversity Center of Integrated Systems for the Marine Environment) e delle Università di Verona, Firenze, Roma Sapienza e Roma Tre.

Allestita un’ampia area espositiva con gli stand di 16 enti e aziende del settore: Aeromnia, Istituto di Ingegneria del Mare del Cnr, Codevintec, Eurolink Systems, Isme, Laser Navigation, Mdm Team, Neabotics, Novacavi, Sorveglianza Aerea Territoriale, SeTeL, Sistematica, Università Cusano, Università di Firenze, Università di Verona, Versilia Marine Service. Alla precedente edizione del 2019, prima della lunga pausa per la pandemia, avevano partecipato oltre 200 esperti – ricercatori e tecnici, civili e militari, provenienti da tutta l’Italia e dall’estero – con 25 relazioni di alto livello, 14 espositori anche internazionali e 10 dimostrazioni operative di nuovi mezzi.

“In Italia e in tutto il mondo, sono numerosi i progetti per nuovi sistemi e veicoli unmanned per applicazioni marine, ad esempio per la ricerca e soccorso, l’archeologia subacquea, il trasporto merci via nave, il controllo della qualità delle acque e il monitoraggio di piattaforme offshore, cavi sottomarini e anche allevamenti ittici in mare”, ha sottolineato Luciano Castro, presidente dell’associazione Ifimedia e ideatore del congresso. “Nel prossimo futuro, l’impiego di queste tecnologie sarà sempre più diffuso e potrà offrire nuove opportunità per lo sviluppo della Blue Economy anche nel nostro Paese”.

“L’impiego di DRONI e robot in ambito marino è sempre più diffuso anche in Italia e trova numerose applicazioni, in ambito scientifico, industriale e naturalmente militare”, ha aggiunto Castro. “Questi mezzi sofisticati possono essere infatti utilizzati, tra l’altro, per la scoperta di relitti o di parchi archeologici sottomarini, per mappare i fondali, per il controllo dell’ambiente marino e per il monitoraggio di grandi infrastrutture come le piattaforme offshore o le tubazioni e i cavi subacquei. La robotica marina è dunque destinata ad aprire un nuovo capitolo nello sviluppo della Blue Economy anche nel nostro Paese”.

La “Roma Drone Conference” dell’8 novembre, organizzata in collaborazione con l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) e l’Università Europea di Roma, sarà invece articolata in due sessioni: una tavola rotonda sul bilancio e le prospettive del mercato degli Unmanned Aerial Systems (Uas) in Italia, dopo quasi due anni dall’entrata in vigore dei nuovi Regolamenti Uas europeo e nazionale, e poi un convegno dedicato all’utilizzo dei DRONI per il trasporto urgente in volo di materiali bio-sanitari (come farmaci, vaccini, sangue, organi, ecc.) o di apparecchiature medicali (come un defibrillatore). Sarà presente anche un’area espositiva con i desk di enti e aziende specializzate.

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