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Teti editore. Eduard Limonov: “Zona industriale”. Recensione
Eduard Limonov, pseudonimo di Eduard Veniaminovich Savenko, è uno scrittore e politico russo, dalla personalità tanto complessa da essersi guadagnato in vita una biografia di Emmanuel Carrère, nella quale lui non si riconosce.
“Hereditary – Le radici del male”, andante con orrore. Recensione
“Hereditary” è il primo lungometraggio del regista, sceneggiatore e scrittore Ari Aster, che al suo attivo ha una serie di documentari e un romanzo, Sammy Barthowe At Your Service!,arrivato finalista allo Starcherone Prize for Innovative Fiction. Confezionato con esperienza tecnica, l’opera non stupisce e la trama ricorda tipici ingredienti del filone.
Dario Lo Scalzo. “Strisce di stelle”, 12 storie di spiritualità. Recensione
Cosa si cela nel cuore di una giovane donna che programmi di farsi esplodere all’interno dell’ambasciata di Damasco? Nelle vene di un ulivo, che distrattamente consideriamo cosa, ed è invece creatura viva, “Tutt’uno” a noi correlato? Cosa nelle lacrime di sofferenza di un migrante che vive nei sogni di chi lo ama? In una giovane prostituta di Bogotà? Attraverso quali vie l’amore, di cui l’omosessualità è solo una delle infinite espressioni, riproduce la vita?
12 Soldiers. Celebrativo di una missione segreta U.S.A dopo l’11 settembre
Dopo i fatti dell’11 settembre l’occidente, e l’America in particolare, sono profondamente scossi. Il film di Nicolai Fuglsig racconta, usando la retorica, un episodio realmente accaduto, nel quale 12 coraggiosi membri delle Forze Speciali dell’esercito americano, conosciuti come Berretti Verdi, si offrirono volontari per andare in Afghanistan al contrattacco di Al-Qaeda. Erano Mitch Nelson e i suoi uomini che a fianco di Abdul Rashid Dostum, signore Uzbeko della guerra, tentarono di ricostruire l’alleanza del nord a fine antitalebano.
“Corpo a corpo. Estetica e politica nell’arte italiana degli anni Sessanta” di Carlotta Sylos Calò. Recensione
Negli anni sessanta si parlava di “fantasia al potere”: nel campo dell’arte lo è stata davvero? In “Corpo a corpo. Estetica e politica nell’arte italiana degli anni Sessanta” di Carlotta Sylos Calò, edito da Quodlibet Studio, si cerca di dimostrare che questo è realmente accaduto, anche se per un breve periodo di tempo.
“Dei”, film di Cosimo Terlizzi prodotto da Valeria Golino e Riccardo Scamarcio
Cosimo Terlizzi, nato nel 1973 a Bitonto (Bari), ha sviluppato la sua creatività con l’uso di diversi media, dalla fotografia alla performance, alla video arte. Le sue opere sono state esposte nei musei, tra cui: la Galleria d’Arte Moderna di Bologna, la Fondazione Merz di Torino, la Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Trento, il MACRO di Roma, il National Museum of Breslavia in Polonia, la Galerie C di Neuchâtel. Ha realizzato, tra l’altro, il documentario naturalistico Murgia, un cult movie indipendente tra i più premiati in Italia.
Fondazione Iotti. “Il sorriso di Giglia”, a cura di Graziella Falconi. Recensione
Giglia Tedesco, nata nel 1926 e scomparsa nel 2007, è tra coloro che maggiormente hanno contribuito alle conquiste civili del nostro paese, in particole quelle riguardanti i diritti della famiglia e della donna.
“Malati di sesso”, il corpo per saziarsi cerca l’anima. Recensione
“Malati di sesso” ha per protagonisti due amici Giacomo (Francesco Apolloni) e Livio (Fabio Troiano), due amiche Giovanna (Gaia Bermani Amaral) ed Eleonora (Elettra Capuano), giovani fra i trenta e i quaranta, un’età in cui si attraversa la vita senza rete e le mete non sono scontate.
Cinema. Hotel Gagarin, quando il sogno supera la realtà
Cannes 71. “Grans” vince “Un certain regard”, la recensione. I premiati
CANNES (nostro inviato) - Grans o anche Border, ovvero Confine, opera seconda dell’iraniano Ali Abbasi, ha vinto il premio quale miglior film nella sezione parallela “Un certain regard”.