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Cannes 74. “Benedetta” : Verhoeven attraverso una storia del ‘600 mostra l’inconscio del presente
CANNES – Principale fonte biografica di Benedetta Carlini fu il testo di Judith Brown “Atti impudici, Vita di una monaca lesbica nell'Italia del Rinascimento” pubblicato nel 1986, che stimolò un'ampia discussione sulla sessualità, sul lesbismo e sul misticismo delle donne.
Cannes 74. “Lingui, les lien sacrés”, donne coraggiose in Ciad
CANNES – Lingui, les liens sacrés” (“Lingui, I legami sacri”) racconta di Amina (Achouackh Abakar), una madre preoccupata di vedere che sua figlia quindicenne (Rihane Khalil Alio), ha tagliato i contatti con il mondo e si è chiusa in se stessa.
Cannes 74. “Tout c’est ben passé”, Ozon racconta una storia vera sull’eutanasia
CANNES – Tratto dal memoir di Emmanuèle Benheim, sceneggiatrice dello stesso Francois Ozon scomparsa nel 2017, che racconta l’esperienza della morte assistita del proprio padre, il prolifico regista francese corre alla Palma d’oro con un film che fa riflettere sul significato della malattia, sul senso della vita e sulla facoltà di decidere la data del proprio addio.
Cannes classic 74 . “Lettera da una sconosciuta” di Max Ophüls (1948) dodici luglio ore 13.00
CANNES - Capolavoro romantico che quando uscì sugli schermi conquistò il pubblico femminile, convinto di aver finalmente trovato un film con un tipo di donna come non se ne vedevano in quegli anni difficili del secondo dopoguerra.
Cannes classic 74. “La doppia vita di Veronica” di Krzysztof Kieslowski (1991) dieci luglio ore 18.00
CANNES - Questo non facilissimo film del polacco noto per il suo Decalogo, dieci episodi usciti fra l’87 e il 91, poco prima di questo, e per I tre colori: blu, bianco e rosso, uscito subito dopo, è stato scelto fra i classici di complemento alla competizione sulla Croisette certamente in omaggio alla protagonista, la svizzera Irène Jacob, (meno nota della conterranea Ursula Andress perché non ebbe la fortuna di interpretare il primo film di James Bond).
Cannes classic 74. “Il cammino della speranza” di Pietro Germi (1950) otto luglio ore 16.30
CANNES - E’ l’unico film italiano ammesso fra i “classici” che il festival di Cannes affianca quest’anno alla competizione internazionale.
Cannes classic 74. La guerra è finita di Alain Resnais (1966) 8 luglio ore 11.00
CANNES - Un cast per l’epoca straordinario - Yves Montand, Ingrid Thulin, Michel Piccoli, Genevieve Bujold - per un film di caratteri, fra i migliori del regista francese che la vulgata cinematografica ha bollato come il padre dell’alienazione per aver diretto l’onirico L’anno scorso a Marienbad, peraltro premiato nel 1961 alla Mostra di Venezia con il Leone d’oro.
Cannes classic 74. Chère Louise (Louise) di Philippe De Broca (1972) 7 luglio ore 20.00
CANNES - Jeanne Moreau, in quegli anni stella indiscussa del cinema francese, è qui Louise, un’insegnante divorziata e avviata sul viale del tramonto sentimentale che un giorno incontra un ventenne italiano, meridionale, emigrato in Francia e lo prende in casa.
Cannes 74. Al via un’edizione green con madrina Doria Tillier. In concorso Moretti
CANNES (nostro inviato) - Martedì 6 luglio inizia la 74°edizione del Festival di Cannes che durerà sino al 17, a causa della pandemia eccezionalmente spostata da maggio alla piena estate.
Cannes 74. Apre “Un certain regard” la storia vera di “Onoda. ” La giuria
CANNES - Prima volta nella selezione ufficiale, Arthur Harari aprirà Un Certain Regard con Onoda – 10 000 Nights In The Jungle, che racconta la storia del soldato Hiroo Onoda inviato su un’isola delle Filippine nel 1944, per combattere l’offensiva americana.