Se non c’è azione, non è Coaching!

ROMA – “Una volta scelto un obiettivo raggiungibile e misurabile, bisogna compiere il primo passo del piano di azioni, che sarà stato progettato con cura e attenzione e nel rispetto delle tue intenzioni ed abilità, allora il piano lo sentirai tuo e il primo passo sarà meno difficile da fare.”

La progettazione del piano di azioni, in un progetto di Coaching, è una fase molto importante, ma lo è molto di più la sua esecuzione.

Si può realizzare un piano molto strategico, ma se poi le azioni non vengono eseguite si rimarrà esattamente al punto di partenza.

Alla base quindi ci deve essere la volontà della persona, o nel caso di una organizzazione, dello Sponsor del Progetto (chi richiede il supporto del Coach), di voler avanzare davvero verso l’obiettivo.

Se il piano è stato fatto dal Cliente avrà maggiore possibilità di esser portato avanti, se fatto da un consulente esterno questo non sarà mai pienamente aderente alle capacità e aspettative del Cliente stesso.

Il Cliente conosce se stesso e il contesto in cui si muove meglio di chiunque altro.

Il valore aggiunto, offerto da un percorso di Coaching, è quello di una metodologia che stimola a vagliare tutte le alternative possibili e generare anche innovazione e apprendimento, possono così nascere nuovo idee e nuove azioni non emerse in precedenti elaborazioni, queste nuove idee se nascono dal Cliente possono essere la chiave di volta del progetto da attuare in linea con l’obiettivo prefissato.

La fase di pianificazione è basata su una serie di confronti e la definizione di azioni/date che metteranno in luce le capacità possedute, metterle in pratica, approfondire nuove conoscenze e generare nuove capacità utili al progetto.

In tutti gli incontri il Coach accompagna il cliente a focalizzarsi e ad esplorare tutte le alternative possibili e opportunità specifiche fondamentali per il raggiungimento dell’obiettivo del Processo di Coaching prefissato.

Il Coach ha il compito di ascoltare e stimolare il cliente a esplorare idee e soluzioni innovative, a valutare tutte le opzioni e a prendere le decisioni in accordo con tutte le considerazioni vagliate.

Il Coach promuove una esplorazione di possibile nuove attività, scoperta di capacità latenti e lo sviluppo di quelle necessarie alla realizzazione dell’obiettivo.

Ma fondamentale è la messa in pratica di quanto stabilito, anche valutando e decidendo valide alternative a quanto stabilito. Quanto scelto e deciso deve essere seguito da una esecuzione delle azioni programmate nei giorni seguenti la sessione, sia in ambito professionale che nel privato.

Un sano Incoraggiamento alle sfide può essere stimolante, ma il rispetto dei tempi del Cliente è fondamentale.

Il Coaching non è una elaborazione fine a se stessa, ma la scelta di azioni, ed il loro compimento, che ti spostano da una situazione di minor soddisfazione verso la  realizzazione personale. 

Un Piano di azione ben preparato deve anche prevedere eventuali ostacoli che si possono presentare oppure barriere interne che frenano l’avanzamento.

Barriere e ostacoli sono naturali e percepirli è sano, cosa che non è utile è se diventano bloccanti nei confronti dell’avanzamento.

Cosa può frenare o ostacolare deve generare una elaborazione e successiva pianificazione di azioni adatte al superamento degli ostacoli. Capire le eventuali tolleranze o paure serve per sciogliere  nodi ostacolanti che possono essere nati da esperienze passate, rimuoverli e costruire delle basi solide su cui agire. 

I buoni propositi, in finale, non bastano. Se non c’è azione infatti, non si può parlare di Coaching!

“Un’oncia di azione spesso ha più valore di una tonnellata di teoria”  Friedrich Engels 

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