Un laureato su due “sogna” di lasciare il Paese. L’Italia non da certezze

ROMA  – L’Italia e’ il paese con il numero piu’ basso di laureati in Europa come certifica Eurostat. Ma presto avremo un altro primato non proprio lusinghiero. Quello dei giovani che scelgono di fuggire dall’ Italia.

Lo conferma uno studio dell’ associazione “Donne e qualita della vita” svolto su 1000 laureandi negli atenei italiani di eta’ compresa fra i 24 e i 28 anni. Solo il 33% dei laureati pensa di poter trovare un posto in Italia mente il 50% si dice pronto ad andare all’estero. In particolare i laureati in settori scientifici (57%), tecnologici (56%), architettura (49%). Sfiducia anche nella possibilita’ di trovare un impiego tra i laureati perfino nel settore archeologico (35%); per non parlare di quello umanistico (59%). Meno pessimisti, si fa per dire,i laureati in lingue e letterature straniere dei quali solo il 43% pensa di espatriare dopo il diploma di laurea, cosi come anche in le discipline artistiche e figurative (17%), in ingegneria (19%). Molto piu’ positivi i laureati in settori contigui all’ambito turistico-alberghiero che pensano ad andare via solo nel 15 per cento dei casi; nel settore agroalimentare (9%), farmaceutico (16%), ambientale (22%) e giurisprudenza (16%). 

Perche tanto pessimismo tra i neo laureati? Le condizioni economiche generali sono il primo motivo con il 33%. La poca meritocrazia del sistema italiano e’ decisiva per il 67%. La voglia di confrontarsi con realta’ estere conta nel 43% dei casi. La volonta’ di arricchire il proprio curriculum con esperienze internazionali per il 37%, la convinzione che all’ estero sia piu’ facile trovare un lavoro incide nel 62% dei casi. Non ultima, la volonta’ di studiare le lingue nel 37% dei casi e’ un buon motivo per abbandonare il Bel paese. Non e’ una coincidenza che i modelli dei giovani laureati non siano ne’ gli attori ne’ i calciatori quanto piuttosto, gli industriali o imprenditori che si sono affermati all’estero. Tra questi, secondo lo studio, spiccano i nomi di Lapo Elkann, poliedrico imprenditore, punto di riferimento per il 23% del campione, per le sue capacita imprenditoriali e creative. Piace anche Massimo Toschi imprenditore vinicolo che ha saputo sfondare e imporre i propri marchi negli Stati Uniti, un modello per il 18% dei ragazzi . Come anche Christian Menegatti economista di fama internazionale, apprezzato dal 15%.Molto considerato anche Luigi Ferraro, chef calabrese molto quotato da Putin e dagli oligarchi russi e , tra i piu’ considerati nel mondo con il 17% delle preferenze . Non poteva mancare Francesca Amitheatrof, direttore creativo di Tiffany, una fra le donne di origine italiana piu stimate a livello mondiale. Ma non tutto e’ perduto. Tra quelli, tanti, che vogliono espatriare, una buona meta conta prima o poi di tornare in Italia. Insomma, la fuga di cervelli potrebbe essere arrestata se ci fossero meno chiacchiere e maggiori opportunita’.

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