In Italia 1 minore su 10 abbandona gli studi

ROMA – Negli ultimi 10 anni è triplicata in Italia la percentuale di minori in povertà assoluta e raddoppiata quella di minori in povertà relativa.

La metà degli alunni è senza mensa a scuola, solo 1 bambino su 10 può andare all’asilo nido e il tempo pieno è assente in 7 scuole primarie su 10. Più di 1 ragazzo su 10 abbandona gli studi prima del tempo, 1 su 5 non raggiunge le competenze minime in matematica e in lettura e 3 su 5 non partecipano ad attività culturali e ricreative. In occasione del rilancio della campagna “Illuminiamo il futuro” per il contrasto alla povertà educativa, Save The Children presenta un nuovo rapporto e dà il via ad una petizione, disponibile sul sito www.illuminiamoilfuturo.it, per chiedere asilo nido per tutti i bambini, mense scolastiche uguali per tutti e l’attuazione immediata del piano di contrasto alla povertà. 

Dal 3 al 9 aprile al via una settimana di mobilitazione con oltre 650 eventi e iniziative in tutta Italia, promosse da scuole, associazioni, enti, istituzioni culturali e realtà locali, per sensibilizzare sull’importanze della lotta alla povertà educativa. “Un Paese dove la percentuale di minori in povertà assoluta – oltre 1,1 milioni – è quasi triplicata negli ultimi 10 anni (passando dal 3,9% della popolazione di riferimento nel 2005 al 10,9% nel 2015) e che, nonostante il numero di ragazzi che abbandonano precocemente gli studi si sia più che dimezzato negli ultimi 23 anni (passando dal 38% del 1992 al 15% del 2015), rimane indietro rispetto ai paesi della Unione Europea (la cui media è dell’11%) posizionandosi al quartultimo posto nella classifica dei paesi per early school leavers, seguito soltanto da Romania (19%), Spagna e Malta (a parimerito con il 20%)” è la fotografia scattata dall’Organizzazione, che evidenzia come “nonostante in Italia la percentuale di ragazzi che non raggiungono le competenze minime in matematica sia scesa di ben 10 punti percentuali, passando dal 33% del 2006 al 23% del 2015, il trend positivo si è arrestato negli ultimi 6 anni (paesi come Cina, Russia e Vietnam presentano percentuali molto più basse dell’Italia, comprese tra il 16% e il 19%). Il numero dei ragazzi che non partecipano ad attività culturali, ricreative e sportive è aumentata di 6 punti percentuali dal 2010 al 2013 (passando dal 59% al 65%), attestandosi attualmente al 60%”. 

Bambini e ragazzi – denuncia Save The Children – sono privati spesso della possibilità di apprendere e sviluppare i propri talenti, capacità e aspirazioni, vengono negate opportunità fondamentali per la loro crescita: solo la metà degli alunni italiani usufruisce della mensa scolastica (52%, percentuale che purtroppo non ha subito alcun miglioramento negli ultimi 3 anni), poco più di 1 bambino su 10 riesce ad andare al nido, dato che negli ultimi 10 anni non ha registrato sostanziali progressi. Il tempo pieno è assente nel 68% delle classi nella scuola primaria (percentuale invariata negli ultimi 3 anni scolastici) e nell’85% nella secondaria (percentuale che dall’anno scolastico 2012-13 è peggiorata di 5 punti percentuali). 

Tre alunni su 5 frequentano istituti con infrastrutture inadeguate. I dati sono contenuti nel nuovo rapporto “Futuro in partenza? L’impatto delle povertà educative sull’infanzia in Italia”, presentato oggi da Save the Children in occasione del rilancio della campagna per il contrasto alla povertà educativa. Dal rapporto emerge un quadro dell’Italia che dopo anni stenta a far decollare il futuro dei propri ragazzi e che, nonostante alcuni miglioramenti negli ultimi anni, risulta ancora lontana dal resto dell’Europa e in cui le maggiori privazioni educative per i minori si registrano soprattutto al Sud, con ritardi importanti che non risparmiano tuttavia le regioni del Centro e del Nord. Sono soprattutto i minori che provengono dalle famiglie svantaggiate dal punto di vista socio-economico a subire le più gravi conseguenze della povertà educativa e si tratta di un fenomeno in forte crescita, in considerazione che anche la percentuale di minori che vivono in povertà relativa – più di 2 milioni di bambini e adolescenti – è quasi raddoppiata dal 2005, passando dal 12,6% della popolazione di riferimento al 20,2% nel 2015 e in particolare ha subito un’impennata di quasi 8 punti percentuali dal 2011 al 2015.

“Il nostro è un Paese in cui non sono le pari opportunità a determinare i percorsi educativi e di vita dei ragazzi, ma lo svantaggio ereditato dalle famiglie. La povertà economica ed educativa dei genitori viene trasmessa ai figli, che a loro volta, da adulti, potrebbero essere a rischio povertà ed esclusione sociale. È un circolo vizioso che coinvolge e compromette il futuro di oltre un milione di bambini e che va immediatamente spezzato – afferma Valerio Neri, Direttore generale di Save the Children – serve un impegno urgente e concreto da parte delle istituzioni: non è accettabile che vi siano bambini costretti a vivere gravi deprivazioni materiali ed educative, che non solo non hanno la possibilità di costruirsi un domani, ma che non possono neanche sognarlo. Dobbiamo dare ad ogni bambino la possibilità di far decollare le proprie aspirazioni e i propri sogni”. 

Dal 3 al 9 aprile Save the Children rilancia la campagna “Illuminiamo il futuro” per il contrasto alla povertà educativa, ormai giunta al suo quarto anno. Una settimana di mobilitazione, con oltre 650 eventi e iniziative in tutta Italia in cui saranno coinvolte centinaia di associazioni, enti, scuole, realtà locali e istituzioni culturali che hanno scelto di essere al fianco dell’Organizzazione per sensibilizzare e informare sull’importanza delle opportunità educative per la crescita dei più piccoli. Tantissime le iniziative che si terranno nelle diverse città: dal Teatro Massimo di Palermo che aprirà le porte ai bambini e ai ragazzi dei quartieri della Zisa e dello Zen per la prova generale del balletto “Trittico Contemporaneo” alla proiezione del documentario sulla povertà educativa “In the seventh nation” al Sottodiciotto Film Festival di Torino, dalla tradizionale corsa podistica Vivicittà della Uisp alle mini olimpiadi in inglese organizzate dalla scuola IC Mazzini di Bari, dal Galata Museo del Mare di Genova, il più grande museo marittimo del Mediterraneo, che ospiterà i bambini di Sestri Ponente, al MAXXI di Roma che vedrà impegnati i minori migranti in un laboratorio sulla fotografa Letizia Battaglia. E, ancora, eventi musicali a Milano con il Festival delle Orchestre Giovanili al Conservatorio e l’Orchestra In Blue Jeans nel quartiere Quarto Oggiaro. In occasione di questa nuova edizione di “Illuminiamo il futuro”, Save the Children lancia oggi una petizione – disponibile sul sito www.illuminiamoilfuturo.it – per chiedere al Governo e al Parlamento di sbloccare, prima della scadenza della legislatura, alcuni provvedimenti fondamentali che garantiscano a tutti i bambini l’accesso all’asilo nido e a un sistema di mense scolastiche uguale per tutti e l’attuazione immediata del piano di contrasto alla povertà varato di recente dal Parlamento, segnando così l’inizio di un intervento strutturale ad ampio raggio per combattere la povertà minorile in tutte le sue forme. 

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