Toscana 2013: Rui Costa è il nuovo Campione del Mondo! Nibali chiude al quarto posto!

È Alberto Rui Costa (Portogallo) il nuovo Campione del Mondo della prova in linea Uomini Élite. Il portoghese, che nel 2013 non ha sbagliato un colpo, ha soffiato la vittoria a Joaquin Rodriguez (Spagna) dopo 7h25’43” di gara, quasi tutta sotto la pioggia.

Il bronzo, dopo una discutibile tattica di gara, è andato ad Alejandro Valverde (Spagna), che ha preceduto il nostro Vincenzo Nibali, caduto all’ottavo giro del circuito di Firenze. Il siciliano ha veramente dato tutto e nel finale si è lasciato andare a qualche commento piccante: “Ci ho messo tanto cuore, ma ci voleva anche un po’ di fortuna. Ho fatto un grande sforzo per rientrare dopo la caduta: peccato, perché potevo avere più forze nel finale. Mi sono ritrovato nella morsa degli spagnoli? Sì, ma alla fine hanno perso loro, no?”

La corsa è stata veramente durissima, non solo per i 272 km conditi dal Fiesole e dallo strappo di Via Salviati, da ripetere 10 volte. Il meteo aveva previsto brutto tempo e la pioggia, con poca signorilità, non si è fatta attendere nemmeno un secondo, rendendo la prova un vero inferno. La pioggia ha scompigliato tutte le carte in tavola: le numerose cadute causate dal fondo stradale scivoloso hanno costretto molti corridori al ritiro (tra i quali Quintana, Evans, Wiggins e Froome) e molti altri a spendere tantissime energie per rincorrere la testa del gruppo. Anche la tattica è stata ribaltata: l’Italia, sempre in testa al plotone, ha scelto di far selezione non in salita, ma in discesa, per sfruttare la difficoltà nel disegnare le curve in queste condizioni. Con l’asciutto, avrebbero percorso la discesa del Fiesole ad occhi chiusi, toccando a mala pena i freni.

Fin dall’inizio, 5 impavidi atleti – Huzarski (Polonia), Barta (Repubblica Ceca), Godoy (Venezuela), Brandle (Austria) e Chtioui (Tunisia) – si gettano all’attacco, guadagnando anche più di 8’ di vantaggio sul plotone. Nessun problema per il gruppo, con il ragionier Paolini a dirigere la compagine italiana nelle operazioni d’inseguimento. Gli azzurri fanno un grande lavoro in testa al gruppo per i primi 6 giri del circuito, lasciando poi l’onere dell’inseguimento ai belgi di Gilbert. La situazione al comando, intanto, cambia, perché Giovanni Visconti è bravissimo a lanciarsi all’attacco con Gautier (Francia), permettendo a Nibali, Pozzato e Paolini di starsene tranquilli. L’azzurro in breve tempo riesce a riportarsi tutto solo su Huzarski, unico fuggitivo rimasto in avanscoperta. La sfortuna, però, ci mette lo zampino, e nella discesa di Fiesole, al terzultimo giro, Paolini, Scarponi e Nibali finiscono in terra. Nibali e Scarponi riescono a rientrare, Paolini è costretto al ritiro, chiudendo nel peggiore dei modi il suo ultimo Mondiale. Visconti viene ripreso, grazie al forcing dei colombiani e dei belgi.            

La corsa, come da previsione, si decide all’ultimo giro, con il sole che finalmente torna a fare capolino tra le nuvole. Il numero dei corridori rimasti in corsa è impressionate: 56 su 208 partenti. Sul Fiesole il Mondiale scoppia: Scarponi porta via un gruppetto con Rodriguez, Nibali, Rui Costa, Valverde e Uran. Saltano Cancellara, Gilbert e Sagan. In vista del Gpm Nibali e Rodriguez provano a fare il vuoto, ma il siciliano, in discesa, si fa sorprendere dallo spagnolo, che se ne va tutto solo. Dopo lo strappo di Via Salviati, affrontato a tutta da Nibali, si forma un quartetto al comando con Rodriguez, Valverde, Rui Costa e il siciliano. L’azzurro si ritrova nella morsa degli spagnoli, a cui la corsa sembra ora sorridere: Rodriguez piazza scatti a ripetizione, mentre Valverde, veloce in volata, può stare a guardare. All’ultimo chilometro Rodriguez guadagna pochi metri di vantaggio, Rui Costa si lancia all’inseguimento e Valverde la combina grossa (come al solito): invece di seguire il portoghese, decide di aspettare l’azione di Nibali, ormai però stremato. Così, il Mondiale diventa affare di Rodriguez e Rui Costa: ai 300m il portoghese è alla ruota dello spagnolo. I due si guardano, i loro volti sono stremati. Ai 100m Rui Costa si alza sui pedali e per Rodriguez non c’è nulla da fare. Per il terzo posto Nibali non fa nemmeno la volata con Valverde.

Due le immagini che rimarranno di questa fantastica corsa: quella di Rui Costa, in lacrime, per la gioia, abbracciato da Rodriguez e quella del podio, con il portoghese sorridente e lo spagnolo in lacrime, per la rabbia. 

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