Ferrari, Mattiacci sostituisce Domenicali. Il Team guarda alla Cina

ROMA – La Ferrari guarda avanti e scuote il suo “cavallino” che tende ormai da troppo tempo al trotto invece che al consueto galoppo.

Dopo l’addio di ieri di Stefano Domenicali, l’uomo che per tanti anni è stato a capo del team del “cavallino”, un addio generato probabilmente dai risultati non raggiunti, la gloriosa scuderia di Maranello ha un solo obiettivo: “Al momento la priorità è diventare la seconda miglior squadra del Mondiale” e diventare, o sarebbe più giusto dire: “tornare ad essere”, la vera anti-Mercedes. È questo, almeno per ora, il proposito del team di Maranello secondo quanto afferma il direttore dell’ingegneria Pat Fry. Il prossimo fine settimana si torna in pista per il Gran Premio di Cina, quarto appuntamento del Mondiale. Il cavallino rampante vuole voltare subito pagina dopo il flop del Bahrain che ha evidenziato i punti deboli della F14T. “Da dopo la gara in Bahrain siamo stati molto impegnati dal momento che abbiamo dovuto esaminare le prestazioni di ogni area della monoposto, dalla power unit alla configurazione delle sospensioni fino all’aerodinamica”, ha spiegato Fry sul sito ufficiale della Ferrari. Rimane comunque difficile, se non impossibile, fare pronostici, la speranza della Ferrari è che le informazioni acquisite sulla F14 T la rendano più competitiva. Il sito ufficiale del team “in rosso” riporta anche una breve dichiarazione di Kimi Raikkonen, compagno di squadra di Fernando Alonso: “Sappiamo cosa dobbiamo fare, la nostra squadra sta dando il cento per cento ma ci vuole un pò di tempo”. Per Marco Mattiacci, nuovo team principal, sarà la sua prima gara dalla nomina al posto di Domenicali. Un’occasione anche per i giornalisti che lo incontreranno venerdì nel paddock del circuito di Shanghai, giorno in cui sono previste le prime prove libere della quarta gara della stagione 2014 di Formula 1. Mattiacci, sbarcato a Maranello nei giorni scorsi, è tornato negli Stati Uniti, e volerà direttamente in Cina per cominciare ad affrontare la sfida affidatagli dal presidente della Ferrari Luca di Montezemolo.

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