Dani Alves. Un ‘morso’ contro il razzismo

ROMA – Liga spagnola, trentacinquesima giornata, allo stadio Madrigal si gioca Villareal – Barcellona. Il minuto è il trentunesimo della ripresa, il protagonista è lui, Dani Alves, esterno difensivo del Barça.

Il brasiliano è impegnato a battere un corner quando vede arrivare dagli spalti una banana lanciata contro di lui. Di tutta risposta, la vittima del lancio razzista senza scomporsi nemmeno per un istante si piega, raccoglie la banana, la sbuccia e ne mangia un pezzo, e poi va a calciare il pallone come se niente fosse. Un gesto di una semplicità ed ironia disarmante. In poche ore senza neanche volerlo Alves è diventato un simbolo della lotta al razzismo, ed il suo gesto un vero e proprio slogan. Tanti i calciatori che hanno colto al volo l’assist del brasiliano, imitandolo sui social network: il compagno di squadra Neymar, che ha twittato una foto che lo ritrae col figlioletto entrambi con una banana; l’attaccante del City Aguero con la collega Marta; e poi ancora Balotelli, Roberto Carlos, Lucas, David Luiz, Suarez e Coutinho. E il gesto continua a contagiare, tant’è che perfino il Premier Renzi e il ct della nazionale Prandelli si sono fatti immortalare con una banana nel corso di un incontro a Palazzo Chigi. Il portale Globoesporte, uno dei più importanti in Brasile, ha addirittura lanciato un manifesto dal titolo “Siamo tutti Dani Alves”, per esaltare quest’episodio e per sfruttarlo anche in vista dei prossimi mondiali. Nell’articolo si legge proprio che il Brasile ospiterà la coppa del mondo tra 45 giorni e qui “nessuno è o deve essere bianco, nero o giallo. Abbiamo o dovremmo essere tutti dello stesso colore” perchè “l’intolleranza ci danneggia più della corruzione”. “Oggi tutti siamo scuri di pelle, con gli occhi luminosi e i capelli ricci”.Tornando sull’accaduto, Alves ha poi dichiarato ad un sito spagnolo:  “Sono in Spagna da undici anni, non è cambiato nulla. Non ci rimane che ridere di questi ritardati”. Nel frattempo il Villareal ha provveduto ad individuare il tifoso responsabile del gesto. Il club ha punito il colpevole con il ritiro dell’abbonamento e la radiazione a vita dallo stadio Madrigal.

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