Rally. Mancin fermo al palo prima del via

Il pilota di Rivà, iscritto per i colori di Mach 3 Sport, si vede costretto al ritiro anticipato, ancor prima delle verifiche, causa guasto tecnico alla Citroen Saxo

RIVA’ (ROVIGO) – Uno degli appuntamenti più amati da Michele Mancin, la Cronoscalata Verzegnis – Sella Chianzutan, si risolve con un nulla di fatto dato che il portacolori della scuderia Mach 3 Sport alza bandiera bianca ancor prima di affrontare le verifiche sportive e tecniche pre gara.

Le disavventure del driver di Rivà iniziano il Giovedì sera quando, come di consueto, la Citroen Saxo gruppo A viene messa in strada per qualche chilometro di controllo affinchè tutto sia perfettamente in ordine prima della partenza per la trasferta.

“Come prima di ogni uscita ho deciso di percorrere qualche chilometro” – racconta Mancin – “per verificare che la Saxo fosse in ordine anche perchè aveva ricevuto dai ragazzi della Mach 3 Sport alcuni piccoli interventi di routine visto che arrivavamo dall’aver disputato un rally. Dopo aver scaldato il motore e controllato le pressioni ho provato un lancio e mi sono reso conto che la vettura aveva un notevole calo di potenza. Riprovo un’altra volta ed il risultato non cambia. Una volta fermato ho percepito un preoccupante rumore provenire dal motore così ho chiamato subito in officina per capirne di più”.

Dopo una notte travagliata Mancin, assieme allo staff di Mach 3 Sport, decide di portare la vettura presso l’officina di Monselice, per permettere la riparazione del guasto, e di avviarsi verso Verzegnis per prendere parte alle verifiche sportive.

Una volta giunto attorno a Cessalto, arriva la tanto temuta doccia fredda, che spegne le ultime speranze di poter prendere il via della salita valida per la massima serie tricolore di specialità.

“Mentre stavo salendo a Verzegnis arriva una chiamata dall’officina” – aggiunge Mancin – “con Manuel che mi comunica che il danno è più serio del previsto e che riguarda un gioco creatosi sull’albero motore. Nonostante la disponibilità di tutti i ragazzi a dedicarsi anima e corpo alla sostituzione il nodo cruciale si è rivelato essere la consegna dei particolari da aggiustare in quanto sarebbero arrivati solamente Sabato mattina. Troppo tardi per poter essere della partita. Col senno di poi, vedendo cosa è successo in gara, diciamo che possiamo trovare positività anche in questa sventura perchè abbiamo ricevuto il male minore. Se il guasto si fosse verificato durante le prove avremmo potuto giocarci il motore. Peccato ma, a questo punto, meglio così”.

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