Basket Nba. I Jazz non si fermano più. New Orleans è 8-0

Ecco i risultati della notte, in attesa di una calda domenica di Novembre che vedrà a confronto Spurs & Thunder; oltre che Houston vs New York; con entrambe le contendenti alla disperata ricerca di una W che sblocchi un record oltremodo negativo.

Charlotte Bobcatas – Utah Jazz 95-96
Quinta rimonta in cinque partite. 4/4 nel tour ad Est. Sempre sotto di 11 o più punti, sempre recuperati nell’ultima frazione, con i vari Williams o Millsap, a turno, bravi ad approfittare dell’inerzia favorevole. Contro i Bobcats la storia si ripete. Sotto di 16 all’intervallo, i Jazz prima si avvicinano, e poi in un incandescente finale di partita, strappano l’insperata W grazie ad un canestro prodigioso di Deron Williams a fil di sirena. Per il play 17 punti e 9 assist, affiancato da Millsap (17 punti) e Al Jefferson (19 punti ) complici dell’ennesima rimonta impossibile. Tra gli sconfitti Bobcats sono Stephen Jackson  ( 24 punti, 6 assist e 5 rimbalzi) e Mohammed (22 punti, 20 rimbalzi) i migliori.

New Jersey Nets – Orlando Magic 90-91
Magic in grandi difficoltà. Dopo i Raptors anche i Nets potrebbero fare il colpo grosso e non ci riescono per un soffio. +1 Nets a 20 secondi dalla fine. Magic salvati dalla prodezza di Nelson (13 punti). Match tiratissimo, con un terzo quarto avaro di emozioni, ed un rush finale tiratissimo ed in dubbio fino all’ultimo possesso. I Magic dominano a rimbalzo (+14), mandano 5 uomini in doppia cifra, ma non basta…  i 26 punti di Harris, ed i 23 di Lopez li mandano in tilt, e non riescono mai a prendere un discreto margine di vantaggio per gestire la partita. I campanelli d’allarme suonano senza sosta. Van Gundy è chiamato a far ritrovare la “giusta chimica” che contraddistingueva i Magic nelle passate stagioni.

Miami Heat – Toronto Raptors 109-100
31 punti di Wade, 23 punti + 11 assist di Lebron James chiudono per gli Heat la pratica Raptors. Partita brutta da vedere con poche emozioni, se non qualche giocata spettacolare del duo sopra citato. Bosh ri-incontra i vecchi compagni e si ferma a 12 punti + 6 rimbalzi e 4 assist. Per i Raptors risplende per la seconda volta la coppia Bargnani DeRozan. Per il Mago 22 punti, 9 rimbalzi. Per il giovane DeRozan 21 punti con 6 rimbalzi e 3 assist. Nota: Ilgauskas ha conquistato il posto da titolare ai danni di Anthony.

Cleveland Cavaliers – Indiana Pacers 85-99
I Cavs non sanno più vincere in casa. I Pacers centrano la 4° W stagionale, e portano il record al 50%. Il risultato di 99-85 nasce da un secondo tempo pornografico di Cleveland totalmente fuori di testa nel terzo quarto, dove si arriva al minimo stagionale di 14 punti segnati in 12 minuti di gioco. Danny Granger con 34 punti in 38 minuti è l’Mvp della partita, mentre tra le fila di Cleveland sembrerebbe in netta ripresa Antawn Jamison (19 punti) che aveva dato l’impressione di essere fuori forma nelle prime uscite della regular season. Ottima anche la prova, con doppia doppia (16+13) per Roy Hibbert, centro molto interessante tra le fila dei Pacers.

Chicago Bulls – Washington Wizards 103-96
Partono bene i Wizards, 25-24 nel primo quarto. Crollo tra primo e secondo tempo però, con un parziale di 13-0 nel secondo quarto, e altri 6 punti racimolati dai Bulls nella terza frazione. I Wizards vincono la battaglia a rimbalzo, vincono il quarto di chiusura per 38-31, ma è troppo tardi; Chicago si mette in tasca la W, e punta diretta alla vetta dell’Est con un record di 5 vittorie e 3 sconfitte. Tre uomini sopra i 20 punti per i Tori: Rose (24 punti, 8 assist), Deng (20 punti, 9 rimbalzi, 6 assist), e Noah (21 punti + 9 rimbalzi). John Wall per Washington non è particolarmente ispirato. Per lui sono 16 i punti, con 6 assist e 3 palle rubate. Dalla panca ininfluenti i 30 punti di Arenas (s’è svegliato – cit.) con 11/22 dal campo e 7/10 da tre.

Memphis Grizzlies – Boston Celtics 110-116
Celtics spietati negli Overtime, così dopo la vittoria nell’extra time contro Bulls e Bucks, è il turno di Memphis. Un peccato però per i Celtics che per larghi tratti del match hanno la possibilità di chiudere prima la “pratica” e dovranno infine tenere duro e resistere al ritorno dei padroni di casa. Memphis che soffre terribilmente il gioco in post di Shaq (18 punti, 6 rimbalzi) e che non ha antidoti alla furia di triple di Nate Robinson dalla panchina (12 punti, con 3/5 dalla lunga distanza). Tony Allen, Rudy Gay e Vasquez tra terzo e quarto periodo però portano in parità la contesa, riaprendo in casa Boston il caso “rimonte troppo frequenti”. Ray Allen fino a quel momento spento, si accende… 3 triple nel giro di qualche minuto, I Celtics di nuovo in controllo, e ad un passo dalla vittoria. Niente da fare, tiro allo scadere di Gay e supplementare. Nell’Overtime KG domina incontrastato: difesa, due punti dall’angolo (18 in totale con 9 rimbalzi), rimbalzo più due liberi conquistati. Boston seguendo le orme anche di Pierce (28 punti, 9/13 dal campo) con qualche attimo di ritardo centra l’ottava W stagionale a fronte di 2 L. Rondo risplende ancora con 17 assist + 11 punti, e mercoledì lo aspetta John Wall per un duello che profuma di highlights.

New Orleans Hornets – Portland Blazers 107-87
Gli Hornets (unica squadra nella Lega rimasta imbattuta) non ne vogliono sapere di perdere, e confezionano un altro piccolo gioiello, sconfiggendo a domicilio dei Blazers mai domi, feriti per le brutte notizie che hanno coinvolto il loro leader Brandon Roy (2 punti in 22 minuti). Scarto troppo ampio per quel che si è visto nel secondo tempo, anche se va aggiunto che New Orleans sta giocando in questo mese una pallacanestro davvero pratica e spettacolare. Chris Paul firma una doppia doppia da 11 punti e 13 assist. Gli fanno compagnia Belinelli & West, entrambi decisivi con 18 punti ed un gioco perimetrale (o dalla distanza) devastante. E’ tornato persino Peja ed è uno show vederlo tirare da tre (11 punti, 3/7 dalla lunga distanza) ed aprire parziali che facilitano il gioco messo su dal “Paul delle meraviglie”. 7 gli uomini in doppia cifra per gli Hornets. Il record recita 8 vittorie, e 0 sconfitte. La sorpresa dell’anno.

Milwaukee Bucks – Golden State Warriors 79-72
Jennings (19 punti, 11 rimbalzi, 6 assist), Salmons (26 punti, 4/6 da tre), Gooden (16 punti, 10 rimbalzi) e i Bucks volano verso il 50%, dopo una partenza da 1W e 5 L. Cresce la squadra di Skiles, che difensivamente concede davvero poco ad Ellis (24 punti) e Curry (7 punti con 3/14 dal campo). Nel complesso una prova magistrale per Milwaukee, sia a rimbalzo (58 a 42), sia per come non ha permesso ai Warriors di giocare al loro ritmo forsennato, chiave forse decisiva nel game plan allestito e pianificato da coach Skiles.

San Antonio Spurs – Philadelphia 76ers  116-93
Marciano spediti gli Spurs, 7-1 il record, e terza piazza ad Ovest. Philadelphia recita la parte della vittima sacrificale, mentre Parker (24 punti, 7 assist), Ginobili (18 punti), George Hill (16 punti), e Blair (13 punti, 12 rimbalzi) “ammazzano” la partita nel terzo quarto, e conducono San Antonio ad un garbage time lungo e riposante, in vista dei prossimi appuntamenti.

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