Venezia 71. Giuliano Montaldo, l’intensa vita del Presidente di Venezia Classici
VENEZIA - Non sappiamo fra i tremila giornalisti accreditati alla Mostra di Venezia quanti siano i veri cinefili, quelli cioè che di fronte al titolo di un film o al nome di un regista o di un interprete fanno il tradizionale salto sulla sedia e farebbero carte false per esserci. Dove? All’evento straordinario della proiezione di un film da anni uscito dalla programmazione (come i libri dal catalogo e quindi dalle librerie) ma entrato nella storia del cinema.
Venezia 71. Il cinema italiano punta sui poeti, ne abbiamo?
VENEZIA - Giacomo Leopardi e Pier Paolo Pasolini. Insieme alla 71ma mostra di Venezia. E’ così tutti gli anni ma stavolta il Lido è in fibrillazione . Particolare curiosità suscitano i film italiani in concorso. Sono tre : Giovane favoloso, fanta-racconto di Mario Martone sulla breve e inquieta vita di Giacomo Leopardi (impersonato da Elio Germano) , con nel cast la sorella Paolina (Isabella Ragonese), l’amico napoletano Antonio Ranieri (Michele Riondino). Il regista Martone ha fatto una scelta che gli è congeniale: a Leopardi ha già dedicato negli anni studi e ricerche e ha già portato in teatro un felice allestimento delle Operette morali. Piacerà? Deluderà? Difficile dirlo prima di averlo visto, anche se molta critica militante si lancia innanzi tempo in giudizi avventati.
Cannes 2014. Palma d’oro a “Winter sleep”, secondo posto all’italiano “Le meraviglie”
CANNES - La grande bellezza premiata a Hollywood con l’Oscar, Le meraviglie, premiate a Cannes. Il cinema italiano raddoppia in campo internazionale portando a casa premi più che prestigiosi e sbaragliando avversari temutissimi nei giorni della vigilia. “Che meraviglia! Che bellezza!” viene da dire sull’onda dell’entusiasmo.
Cannes 2014. E se vincesse una donna?
ROMA - Al giro di boa della prima settimana di proiezioni, sulla Croisette cominciano a fiorire i primi pronostici su chi sarà il film vincitore e soprattutto a quale attore (o attrice) andrà l’ambitissimo premio della migliore interpretazione. E se a vincere quest’anno fosse una donna?
Cannes 2014. Sophia Loren: “Io guardo avanti”
CANNES - Nel programma del festival di Cannes c’è un inconscio omaggio al cinema italiano, come a volersi far perdonare il fatto che un solo film italiano è stato ammesso al concorso, quello delle sorelle Rorhwacher, che tanti applausi ha ricevuto nella proiezione per il pubblico. Innanzitutto, nel logo della rassegna c’è la bella fotografia di Marcello Mastroianni con gli occhi assassini che ammiccano sopra gli occhiali da sole.
Cannes 2014. Stirpe cinematografara
CANNES - Il destino della bruttina stagionata è davvero triste. In tempi in cui l’importante non è tanto l’essere quanto l’apparire, non raggiungere il top dei canoni della bellezza è per una donna una vera delusione, anche se spesso non lo dà a vedere.
Cannes 2014. Il ritorno di Simenon
CANNES - Correva l’anno 1960 e al festival di Cannes erano in gara i grossi calibri del cinema europeo: Ingmar Bergman, Luis Bunuel, Michelangelo Antonioni e Federico Fellini.
Cannes 2014. “Tutte donne meno io”, direbbe Mastroianni
CANNES - “Tutte donne meno io” era il titolo di uno spettacolo di rivista degli Anni Cinquanta, protagonista Macario, circondato sulla scena da quaranta ballerine, le famose “donnine”. Oggi, “tutte donne meno io” potrebbe tranquillamente dirlo, da lassù da dove si gode lo spettacolo, Marcello Mastroianni la cui fotografia, la più bella di uno già bello di suo, campeggia sulla Croisette perché è a lui che il festival di Cannes quest’anno è dedicato.
Cannes 2014. “Grace di Monaco” e la regola dei parenti
ROMA - Quando Ingrid Bergman scrisse a Roberto Rossellini la famosa lettera in cui si presentò come “una ragazza svedese che viveva in America, parlava tre lingue ma in italiano sapeva solo dire ti amo” , a molti sembrò un segno del destino prima fra tutti al regista di Paisà, il film che aveva conquistato la bella svedese d’America.
Il voto delle donne sarà rosa?
ROMA - Il programma televisivo di maggior successo della Rai da alcuni anni è “L’eredità” , il cosiddetto pre-serale condotto da Carlo Conti che va in onda dalle 19 alle 20, prima del Tg Uno. E’ quello di maggiore ascolto fra i tanti telequiz ai quali la tv generalista, sia pubblica che privata, non può rinunciare se non vuole perdere buona parte del suo pubblico più affezionato, quello anziano.