Olimpiadi. Cresce il medagliere italiano. Donato sul podio

LONDRA – L’Italia porta a casa altre due medaglie di bronzo, forse inaspettate. Ieri nell’atletica, Fabrizio Donato è salito sul terzo gradino del podio nel salto triplo. Donato ha chiuso dietro agli statunitensi Christian Taylor, oro in 17,81, e Will Claye, argento in 17,62. Quarto invece l’altro azzurro, Daniele Greco con 17,34.

Per l’Italia dell’atletica quella conquistata da Donato è la prima medaglia in questa edizione dei Giochi ed arriva dopo lo choc per l’esclusione di Alex Schwazer, oro alle Olimpiadi di Pechino nella 50 km, risultato positivo all’Epo. Anche l’Italia del nuoto non tornerà a casa a mani vuote. Infatti, è arrivata finalmente la prima medaglia grazie all’azzurra Martina Grimaldi che ha vinto il bronzo nella 10 km di nuoto di fondo. L’oro è andato all’ungherese Eva Rizstov e argento alla statunitense Haley Anderson.  “Sono molto contenta, alla fine non ce la facevo più. Ho stretto i denti visto che ero terza e quando ho toccato il traguardo per me è stato un urlo di liberazione dopo un anno intenso”, dice Grimaldi ai microfoni di Sky Sport. “Ho sempre sperato di arrivare al podio -ha aggiunto l’azzurra- ci siamo preparati per questo. I miei compagni del nuoto non hanno preso medaglie però penso abbiano dato il 100% in gara e dobbiamo comunque esser contenti di quello che abbiamo fatto. Io sono contento di aver regalato queste emozioni”. Nessuna medaglia dalla canoa, ma c’è comunque tanta soddisfazione per Josefa Idem che ieri nella finale K1 500 si è piazzata quinta. L’azzurra, all’ottava partecipazione ai Giochi, ha chiuso in 1’53”223, a 0”3 dal podio. Ha trionfato l’ungherese Danuta Kozak, che ha conquistato la medaglia d’oro in 1’51”456. Argento all’ucraina Inna Osypenko (1’52”685) e bronzo alla sudafricana Bridgitte Hartley (1’52”923). La Idem, che tra un mese compirà 48 anni, è stata in piena corsa per il bronzo fino agli ultimi metri. Il cedimento nel finale, però, le ha impedito di aggiungere l’ennesima medaglia ad un palmares a dir poco impressionante. L’elenco globale è interminabile: in totale, tra Olimpiadi e Mondiali, ci sono 6 ori, 11 argenti e 9 bronzi. A tutto questo, va aggiunto il bottino europeo con 8 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Come se non bastasse, fanno da ‘contorno’ due Coppe del Mondo e 45 successi parziali. “E’ la mia ultima gara, è stato bello sognare insieme”.  Oggi sarà la giornata della Pallavolo e della Pallanuoto. Infatti, l’Italvolley affronterà in semifinale il Brasile, dopo aver eliminato mercoledì gli Stati Uniti. Mentre il Settebello lotterà per conquistare la finale sfidando la Serbia. Ieri nel frattempo il Setterosa ha disputato l’ultima gara di questi Giochi di Londra vincendo la finale per il settimo posto contro la Gran Bretagna per 11-7. Ma ieri ad entrare nella storia delle Olimpiadi è stato Usain Bolt. Il giamaicano ha trionfato anche nei 200 metri, dopo l’oro nei cento, con il tempo di 19’’32. L’argento è andato a Yohan Blake, connazionale di Bolt, in 19’’44. Il podio tutto giamaicano è completato da Warren Weir in 19’’84. Con quattro ori olimpici individuali Bolt diventa il primo atleta di sempre a centrare la doppietta 100-200 in due Olimpiadi consecutive. Altro protagonista della giornata di ieri è stato Oscar Pistorius con la 4×400 del Sudafrica. La caduta del secondo frazionista del Sudafrica, Ofentse Mogawane, a causa di un contatto con il kenyano Vincent Mumo Kilo durante le semifinali, stava per vanificare i sogni di gloria di Pistorius e della sua squadra. Poi il colpo di scena: il Kenya è stato squalificato perché Mumo Kilo ha ostruito la traiettoria di Mogawane. L’incidente aveva impedito a Pistorius di partecipare alla gara: il campione paralimpico avrebbe dovuto correre come terzo frazionista ma, ovviamente, non ha mai ricevuto il testimone da Mogawane. La Iaaf, la federatletica internazionale, ha accolto il ricorso presentato dal Sudafrica e ha deciso di promuovere Pistorius e compagni in finale.

Condividi sui social

Articoli correlati