Sochi. Winnerhofer torna a vincere. Prima medaglia per l’Italia, Le gare

ROSA KHUTOR (RUSSIA)  – Winnerhofer è tornato. Tre anni dopo l’exploit ai Mondiali di Garmisch, il 29enne finanziere di Gais, Christof Innerhofer regala all’Italia la prima medaglia olimpica a Sochi. Lo fa nella discesa libera di Rosa Khutor, con una gara ai limiti della perfezione, seconda solo a quella di Matthias Mayer, figlio d’arte (suo padre Helmut vinse l’argento in Super-G a Calgary ’88) che con i suoi 24 anni rappresenta la ventata d’aria nuova nello sci alpino.

L’austriaco, appena due secondi posti in Coppa del Mondo ed entrambi in supergigante, limita i danni nella parte alta del tracciato ma nella seconda vola, con buona pace dei favoritissimi Bode Miller (solo ottavo) e Aksel Lund Svindal (quarto).   L’unico in grado di far tremare Mayer è Christof Innerhofer, l’ultimo degli azzurri – 7^ Peter Fill, 11^ Dominik Paris, 12^ Werner Heel – a scendere, col pettorale numero 20. L’allievo di Gianluca Rulfi parte

forte, spinge, non sbaglia quasi nulla, fino al terzo intermedio è davanti. Ma nell’ultimo tratto, quello in cui Mayer ha fatto la differenza, cede qualcosa e per sei centesimi deve accontentarsi dell’argento. «Ma a quel distacco non ci penso neanche, bisogna non solo guardare avanti ma anche dietro», il riferimento ai 4 centesimi che lo separano dal bronzo, il norvegese Kjetil Jansrud. Del resto salire sul podio era l’obiettivo di una vita. «Dopo le medaglie di Garmisch, le vittorie a Beaver Creek, di nuovo Garmisch in Coppa del Mondo e Wengen, il mio grande sogno era vincere la medaglia in questo evento, era l’unica cosa che mi mancava – confessa – Non sono come altri che puntano alla Coppa di disciplina o generale, con le mie condizioni non sarebbe realistico. Punto gara per gara e sono contento e orgoglioso che oggi sono riuscito a fare la manche migliore di tutto l’anno». Protagonista ai Mondiali di Garmisch nel 2011 (oro Super-G, argento supercombinata e bronzo discesa), sei vittorie in Coppa del Mondo (tre in discesa come solo Ghedina) e primo italiano a vincere in discesa a Bormio e Garmisch, il finanziere di Gais si era presentato all’appuntamento olimpico con alle spalle una stagione deludente (appena un quarto posto a Lake Louis in supergigante e un quinto a Kitzbuehel in discesa) e tanti acciacchi.  

«Chi mi conosce sa che periodo difficile ho passato con i miei problemi di schiena, quando gli altri si allenano o si riposano io sono in macchina per andare a fare terapia – racconta – Da un anno e mezzo vado una volta a settimana a Monaco, dopo St.Moritz non volevo andarci più perchè ero stanchissimo ma alla fine ho cambiato idea perchè volevo arrivare qui al meglio». E in effetti ha avuto ragione. 

 

Le gare

E’ con la discesa libera che si apre la quarta giornata dei giochi invernali di Sochi 2014 che prevede un programma ricco di eventi. L’apertura di giornata è stata alle ore 8.00 con la Discesa libera maschile seguita poi da una serie d’eventi quali: 

10.15: Slopestyle snowboard, finale femminile;
11.00: Sci di fondo Skyathlon maschile; 

12.30: Pattinaggio Velocità 3000m sprint femminile; 

15.30: Biathlon femminile 7,5 km sprint;

17.40: Slittino maschile singolo;

18.10: Pattinaggio artistico, free dance di squadra; 

19.45: Salto con gli sci Normal Hill maschile;

Ed è già delle prime gare che i nostri atleti concorrono per portarsi a casa un cimelio di questa manifestazione. Per l’Italia è medaglia; l’azzurro Innerhofer  ha conquistato l’argento nella discesa libera, gara inaugurale dello sci alpino.

 «Non ci posso credere. Il mio grande sogno era vincere una medaglia olimpica, ci sono riuscito ed è come dieci vittorie»: così ai microfoni di Sky l’azzurro Christof Innerhofer commenta l’argento olimpico . «Questa volta le ho azzeccate tutte – dice – prima della partenza mi sono detto “ce la devi fare” e ho cercato di divertirmi. Avversari sorpresi? Le prove non contano – conclude – bisognava essere pronti in gara».

L’azzurro, 29 anni, (tre medaglie ai Mondiali 2011 di Garmisch in Libera, SuperG e Supercombinata e 6 vittorie in coppa del mondo) ha chiuso con un ritardo di soli sei centesimi dall’austriaco Mayer (mai un successo in Coppa del mondo) che conquista il titolo olimpico con il tempo di 2’06”23. Terzo classificato il norvegese Kjetil Jansrud che con la sua medaglia fa salire a 6 il botteghino della sua nazione che occupa così il primo posto nella classifica del Medagliere seguita dai Paesi bassi con 4 e gli Stati Uniti con 3 mentre l’Italia si paizza all’11esimo posto grazie ai risultati del giovane trentino. 

Dopo queste prime giornate, l’allerta rimane massima per il pericolo attentati. Gli Usa vietano ogni tipo di liquidi su tutti i voli da e per la Russia: ci sono timori per il “dentifricio-bomba. Queste Olimpiadi pare continuino nel segno dell’attenzione, sul fronte terrorismo, e su quello delle polemiche per i diritti negati alla comunità gay. 

Capi di Stato che hanno deciso di non presenziare in segno di protesta, e anche Google, con un doodle evidentemente dedicato alla comunità omosessuale, con un rettangolo, diviso in settori, ognuno con un colore dell’arcobaleno (i colori della bandiera gay). E all’interno di ognuno, l’immagine di un atleta degli sport invernali. 

Possiamo dire però che, nonostante l’inizio burrascoso e al centro di innumerevoli polemiche anche in questi XXII giochi olimpici sembra che stia prevalendo quello che è davvero il senso dello sport e, per dirlo con le stesse parole del doodle sopra citato: «La pratica dello sport è un diritto dell’uomo. Ogni individuo deve avere la possibilità di praticare lo sport senza discriminazioni di alcun genere e nello spirito olimpico, che esige mutua comprensione, spirito di amicizia, solidarietà e fair-play.»

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