America’s Cup. Catamarano si ribalta, l’olimpionico Andrew “Bart” Simpson muore annegato

SAN FRANCISCO – Forse il vento troppo forte, forse una distrazione fatale. Non sono ancora chiare le cause dell’incidente che ha portato alla morte di Andrew “Bart” Simpson, il marinaio britannico annegato ieri alle 12.30 ora locale (nella notte in Italia) durante gli allenamenti all’altezza di Treasure Island e dell’Oakland Bay Bridge.

Un must per chi vuole partecipare alla prossima “America’s Cup”, la massima competizione di vela in programma tra luglio e settembre a San Francisco.

Il catamarano con a bordo 11 marinai si è capovolto su sé stesso. Secondo le testimonianze il 36enne sarebbe rimasto incastrato sotto i rottami della “Artemis” per almeno 10 minuti. Forse 15. Troppi per sopravvivere. I soccorsi, sia subacquei che quelli a terra sono stati vani. La morte dell’olimpionico britannico è stata ufficializzata 20 minuti dopo i soccorsi della guardia costiera.
Le indagini faranno chiarezza sulle dinamiche dell’incidente che ha portato l’imbarcazione a capovolgersi. Dal “San Francisco Chronicle” fanno sapere che forse alla radice dell’incidente ci sia stata una folata di vento sopra alla norma a cui l’imbarcazione di 22 metri di lunghezza e 40 metri di vela non avrebbe retto.

La “Artemis Racing”, compagnia battente bandiera svedese, ha rilasciato un breve comunicato dove ha confermato la morte del suo marinaio. “I nostri pensieri sono tutti per la famiglia, la moglie e i figli e il resto della squadra” recita il comunicato. “Tutto il team è devastato per questa perdita” ha affermato Paul Cayard, CEO di Artemis Racing. Dichiarazioni in linea con le dichirazioni. Parole confermate anche nelle dichiarazioni riportate nella stampa internazionale. «Siamo sotto choc» è stato il commento dell’indimenticato skipper del “Moro di Venezia”. «Avremo molto da fare nei prossimi giorni per garantire la salute e la sicurezza della squadra», ha aggiunto. Gli allenamenti non subiranno variazioni, giusto il tempo che l’equipaggio superi lo choc e le lievi ferite.

Oltre a Simpson un secondo velista di Artemis è ricoverato in ospedale con ferite e fratture, ma non è in pericolo di vita. Per glia altri solo accertamenti di controllo presso un vicino ospedale.

La morte di Simpsons, inglese che in coppia con Iain Percy ha guadagnato l’oro olimpico a Pachino e l’argento in quelle di Londra è il secondo il secondo caso in 162 anni di storia della Coppa America. “La vittoria della competizione era il suo grande obiettivo” fanno sapere tutti i colleghi dello stimato marinaio.

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